Nel 2011 rifiutò 200mila euro per truccare una partita. Il presidente della Lega Serie B Abodi: "Sarà più di un ambasciatore"
Quando le cose vanno male, si cercano eroi a cui affidarsi. E non è un caso se in giorni ancora tribolati per il pallone, arriva una piccola bella notizia: Simone Farina, il ragazzo che nel 2011 rifiutò 200mila euro per truccare una partita, torna in Italia con un ruolo da "ambasciatore operativo" in Serie B. Il calcio italiano, mai troppo riconoscente, se l'era perso: dopo la combine smascherata, Farina faceva il coach ai bambini dell'Aston Villa.
Lo ha annunciato il presidente della Lega di Serie B Andrea Abodi: "Lo abbiamo deciso una settimana fa. Farina sarà anche una sorta di ambasciatore, ma avrà un ruolo operativo e si occuperà di attività in Italia e all'estero". Farina faceva già parte del comitato etico che si riuniva una volta all'anno per indicare le onlus appoggiate dalla Lega Serie B. Farina nel 2011 denunciò un tentativo di combine: Alessandro Zamperini, suo ex compagno di squadra, gli offrì 200mila euro per truccare la partita di Coppa Italia Cesena-Gubbio. Quella denuncia darà il via poi alla seconda tranche dell'Operazione Last Bet.
Il calcio italiano se ne innamora salvo poi scordarsene in maniera altrettanto rapida: dopo la convocazione di Prandelli a Coverciano al raduno in vista di Euro 2012, arrivano la premiazione di Blatter alla cerimonia del Pallone d'oro, e poi la fuga all'estero. Dal settembre 2012 è ingaggiato dall'Aston Villa come community coach, con il compito di insegnare ai ragazzi del settore giovanile le regole della lealtà sportiva. Ora ritorna in Italia, in un momento in cui, purtroppo, se ne sentiva il bisogno.