Andata degli ottavi allo Stadium: tutte le insidie per Allegri e Pochettino
Si può declinare in tanti modi questo Juventus-Tottenham (ore 20.45 allo Juventus Stadium, diretta esclusiva Premium Sport). Dalla sfida tra Higuain e Kane al duello tra uno degli attacchi più prolifici d'Europa contro la difesa più blindata che ci sia. Eppure, stringi stringi, quello che conta davvero è che si tratta dell'andata di un ottavo di finale di Champions. Un match importantissimo, che servirà a indirizzare la doppia sfida su binari che poi passeranno per forza di cose da Wembley. Ma la Juve ha nella testa il percorso dello scorso anno: agli ottavi sfidò il Porto, vincendo sia all'andata che al ritorno.
Certo, poi c'è davvero da affrontare Harry Kane, che ha da poco festeggiato i 100 gol segnati in Premier League con la maglia degli Spurs, primo giocatore a riuscirci nell'era Premier League. Arriva a Torino con l'obiettivo di fare uno scherzetto a Buffon e compagni. Nonostante i vari infortuni, però, la Juventus arriva alla sfida contro gli Spurs in ottima forma. I bianconeri hanno vinto le ultime otto gare di Serie A, non hanno ancora subito reti nel 2018 e ne hanno subita una sola nelle ultime 16 partite in tutte le competizioni. Niente male, soprattutto alla luce del fatto che avevano invece subito 22 gol nelle prime 18 partite stagionali. Una prova di forza di tutta la squadra, con cifre strabilianti.
Allegri è alle prese con diversi problemi di formazione. Ma la forza di questa Juventus prescinde, spesso, da presenze o assenze che sembrano decisive. La rosa ampia e la capacità di Allegri di adattare uomini e schemi ad avversari e situazioni diversi è l'elemento centrale di una squadra che domina la scena italiana ed è fra le prime tre squadre d'Europa.
Nelle file degli Spurs sicura l'assenza di Toby Alderweireld, il difensore belga in scadenza di contratto non è stato convocato e a fine stagione dovrebbe lasciare Londra. Oltre a Kane, i pericoli per la difesa bianconera potrebbero arrivare dal talentuoso Alli, dall'imprevedibile sudcoreano Son e dalla precisione sui calci piazzati di Eriksen.