E' il nuovo idolo della Fiesole: il 10 che mancava da troppo alla Fiorentina
E' stata tutta salita, non solo metaforica. Da una stagione vissuta quasi da terzino - facciamo esterno di centrocampo a voler essere generosi - passando per le polemiche e le esclusioni di inizio campionato, fino all'esplosione di oggi. Nel suo ruolo, ovviamente. Federico Bernardeschi, 9 gol e 2 assist in 18 partite (ma tre cominciate dalla panchina), è la vera, grande rivelazione di questo campionato. Non solo della Fiorentina, che ora se lo coccola giustamente e pensa a blindarlo. Ma di tutto il campionato. Il perché è quasi banale dirlo e per capirlo basta scorrere la classifica marcatori della Serie A: primo Icardi, poi Dzeko e Belotti, quindi Mertens e Higuain, infine lui. Un non attaccante che fa meglio degli attaccanti. Di Kalinic, ad esempio, per restare in casa sua.
Non basta: quando segna lui, la Fiorentina fa sempre punti, punti importanti come ieri. Non fosse stato per la follia di Salcedo - scrivono giustamente i giornali -, la sua doppietta con assist avrebbe regalato alla Viola un successo insperato. Logico, quindi, che Ventura punti su di lui per la Nazionale di oggi e per quella che verrà e logico, altrettanto logico, che la Fiorentina cominci a preoccuparsi di come fare a trattenerlo.
Perché questo, va detto, è stato un punto critico della stagione di Bernardeschi. Il tappo l'ha fatto saltare Paulo Sousa tempo fa e a più riprese: "Non sono un ipocrita - aveva detto il portoghese -. Mi spiace, ma il suo talento lo porterà in squadre più ambiziose della Fiorentina". E d'altronde, visto che in questi giorni si sprecano paragoni eccellenti - da Antognoni e Baggio, manco a dirlo - e visto che dietro il brindisi di capodanno c'è il mercato invernale, non è difficile immaginarsi per lui offerte significative e allettanti. Bernardeschi piace all'Inter, questo si sa. Ma su di lui ci sono occhi ancora più grandi di quelli del club nerazzurro. "Il ds Freitas ha detto che sei in cassaforte", gli hanno riportato a margine del match contro il Napoli. Risposta: "Ne riparleremo". Già, ne riparleremo. E presto. Intanto il nuovo dieci che fa impazzire Firenze se ne fila dritto per la sua strada. Tra gol, assist e qualche piccola magia.