La Fiorentina brinda all'Europa, il Palermo "vede" la salvezza. Dopo aver sposato il progetto viola anche per la prossima stagione, Sousa archivia il quinto posto in classifica e comincia già a pensare al futuro. Emozioni non molto diverse (fatte le debite distanze) per Ballardini, che dal Franchi esce con un pareggio preziosissimo. Nella parte bassa della classifica il Carpi è infatti a -1 dai rosanero e per chiudere il capitolo salvezza contro il Verona sarà sufficiente fare lo stesso risultato degli emiliani. Tutto dopo una stagione travagliatissima, che sembrava impossibile da recuperare.
Per l'ultima davanti ai tifosi viola, Sousa sceglie una formazione offensiva con Bernardeschi e Pasqual sulle corsie e Ilicic, Zarate e Kalinic davanti. Ballardini invece non cambia rispetto alle ultime uscite e si affida al 3-4-4-2 con Quaison e Vazquez a supporto di Gilardino. Nonostante la pesante posta in palio, i sicialiani scelgono di giocarsela a viso aperto. Da una parte Vazquez si piazza tra le linee e chiama palla, dall'altra Bernardeschi prova a far la differenza sulla destra. Con le squadre corte e poco movimento senza palla, si lotta soprattutto in mezzo al campo, con le difese attente a chiudere le linee di passaggio. E il primo quarto d'ora passa senza grandi emozioni. Il primo squillo del match arriva al 19' e porta la firma di Kalinic: Gonzalez buca in mezzo all'area, ma il croato sbaglia tutto davanti a Sorrentino. Poi è Zarate a fallire il bersaglio grosso dopo una bella azione personale. Due lampi in una gara giocata a ritmi blandi, che si trascina fino alla fine del primo tempo senza altri guizzi.
Nella ripresa il copione non cambia e la partita non decolla. La Viola punta sul possesso palla e prova ad aggirare il muro rosanero sugli esterni, ma manca precisione nell'ultimo passaggio e la manovra si spegne al limite. A caccia di un punto prezioso, il Palermo decide di proteggere il risultato e fare densità nella propria metà campo, rinunciando praticamente ad attaccare. Al 57' poi però la difesa siciliana pasticcia e Kalinic centra il palo a Sorrentino battuto. Un brivido che dura fino all'uscita dal campo tra gli applausi di Pasqual, all'ultima gara con la Fiorentina dopo 356 partite con la maglia viola. Poi tocca prima a Fernandez, su punizione, e poi ad Alonso spaventare ancora Sorrentino. Ma sono solo gli ultimi sussulti del match, che poi si spegne lasciando spazio alla festa viola e alle speranze rosanero di restare in Serie A.