Spalletti: "Serve un programma chiaro. La squadra ripartirà con forza"
"Un programma preciso sul mercato, perché tutti, tifosi compresi, devono sapere cosa si può o non può fare". Così Luciano Spalletti dà un'altra punzecchiata alla società. Un invito subito raccolto dal coordinatore dell'area tecnica per Suning Walter Sabatini: "C'è intesa con l'allenatore per valutare eventuali innesti. Joao Mario sta manifestando disagio perché vorrebbe giocare di più. Noi vorremmo tenerlo, vediamo cosa succederà".
Indispettito dall'ennesimo paragone con José Mourinho, Luciano Spalletti ha ancora una volta chiesto ai giornalisti di smetterla con l'accostarlo al portoghese: "Vi chiedo per favore di lasciare da parte questa cosa". Spalletti è più focalizzato sulla voglia della sua squadra di tornare a marciare, dopo la sconfitta con l'Udinese, e sui possibili acquisti nel prossimo mercato di gennaio: "Sconfitte e momenti come quelli di domenica ci stanno nel processo di crescita, ma per raggiungere obiettivi importanti si passa attraverso queste situazioni: voglio vedere la reazione della squadra. Che, per il momento, è ottima: si sono allenati tutti benissimo. D'altronde in questo momento hanno deciso tutti di rimboccarsi le maniche per ripartire con forza".
Punzecchiato sul mercato e sul nome di Blind, Spalletti ha spiegato: "I punti nelle prossime partite li devo fare con quelli che ho, per il mercato bisogna parlare con la società. Serve un programma chiaro anche per chi ha a cuore l'Inter, e quindi intendo per tutti, tifosi compresi. Bisogna raccontargliela tutta".
Su Emerson Palmieri: "Le occasioni sono quelle legate ai giocatori che non trovano spazio da un'altra parte e che possono farci comodo. Emerson Palmieri farebbe comodo a tutti, ma non penso che sia in vendita, servono tanti soldi e poi a sinistra ho impiegato Nagatomo, Santon e ho Dalbert che ho usato poco e deve ancora imparare delle cose. Tra i terzini c'è anche Cancelo, che è un giocatore meraviglioso".
Poi su Joao Mario: "Non mi ha mai detto che vuole andare a giocare da un'altra parte. Si è allenato benissimo, ha perso qualche allenamento per la tonsillite ma si sta mettendo in discussione per la squadra. Se è felice? Oltre quello che raccontate voi, che è verissimo e siete dei professionisti del dubbio, c'è quello che ci raccontiamo tra di noi. E non mi ha mai manifestato la volontà di andare via".
Anche Walter Sabatini è intervenuto alla presentazione del libro sulla famiglia Moratti. Una presenza che ha regalato l'occasione per fare un punto sul mercato nerazzurro: "Siamo tranquilli e in sintonia con Spalletti". Si fanno, con insistenza, i nomi di Ramires e Teixeira, che giocano nello Jiangsu Suning, società della famiglia Zhang. Sabatini, direttore tecnico di tutta l'area sportiva Suning, ha spiegato: "Sto valutando la situazione stranieri dello Jiangsu, e adotteremo le soluzioni che andranno adottate, sia nel confermarli che nel trovare una collocazione. È ancora tutto da capire, da verificare".
Differente il capitolo su Joao Mario, spesso in panchina e scontento del poco utilizzo: "Come tutti i calciatori nell'ambito delle nazionali che parteciperanno al Mondiale ha qualche disagio, vorrebbe giocare con continuità: Spalletti farà una verifica, è prezioso, non vorremmo perderlo. Spalletti troverà un linguaggio con lui e vedremo cosa fare. Uno scambio? Noi lo teniamo, poi vediamo cosa offre il mercato".
L'occasione per questa serata a tinte nerazzurre è il libro di Italo Cucci "Moratti-Inter". L'ex presidente nerazzurro Massimo Moratti ha fatto il punto sulla situazione sportiva e societaria del club: "In questo momento l'Inter sta andando molto bene. Lasciando stare un incidente di percorso come domenica, accettabile, l'Inter ha tutte le prerogative per incominciare a crescere in maniera importante e conquistare quello che abbiamo vinto anche noi. Rinforzi? Un difensore in più è utile sicuramente e poi un attaccante. Per il resto mi sembra che funzioni. Riprendere il 30% di Thohir? Penso che lo venda alla famiglia Zhang".