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Inter, presentato Gabigol

All'Auditorium Pirelli conferenza show per l'attaccante: "Voglio vincere tutto"

13 Ott 2016 - 11:03

Nel giorno del compleanno di Ronaldo, con una cerimonia sontuosa dall'Auditorium Pirelli, l'Inter ha presentato Gabigol. L'attaccante brasiliano è stato accolto nella sala conferenze dello sponsor dopo un video che l'ha mostrato prima sotto al Cristo Redentore di Rio e poi sui tetti di Milano. "Sono felicissimo di essere qui, l'Inter è sempre stata la mia prima opzione". Emozionato Tronchetti Provera: "20 anni fa ho presentato Ronaldo, oggi c'è Gabriel".

Un autentico show. A Gabriel Barbosa, per tutti Gabigol, è stata riservata una presentazione in grandissimo stile. Il tutto voluto da Pirelli, che ne ha fatto il giocatore simbolo, un po' come fu Ronaldo nel 1997/'98, quando lo storico sponsor dell'Inter sostituì il Cristo Redentore sul Corcovado con il Fenomeno. Quella pubblicità "La potenza è nulla senza il controllo" la ricordano tutti. Oggi c'è Gabigol. Nei video proposti da Inter e Pirelli, appunto, con il giocatore che dalla nebbia sul Corcovado spunta sui tetti di Milano, con un motto: "C'è più Milano in Brasile di quanto possiate pensare. E ora c'è ancora più Brasile a Milano". Tutte le persone nell'auditorium hanno indossato una maglia azzurra con stemma nero dell'Inter per creare una coreografia scenografica.

"Non vogliamo caricare Gabriel di responsabilità, ma sono emozionato nel presentarlo 20 anni dopo Ronaldo", ha spiegato Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato di Pirelli. Anche Ausilio ha spiegato che l'arrivo di Gabigol è stato caldeggiato dallo sponsor, che ha sempre avuto un grande legame con il Brasile: "Già un anno fa Tronchetti Provera ci chiedeva di cercare buoni giocatori, ottimi uomini, ma soprattutto voleva un giocatore che potesse interpretare il sogno della nuova Inter. Ora sta a Gabigol interpretarlo, siamo sicuri che lui - essendo un ragazzo serio - saprà trasformare tutto questo in realtà", ha detto il direttore sportivo Ausilio.

"Paragoni con Ronaldo? No, io sono Gabriel e voglio fare la storia dell'Inter. Nonostante l'interesse di tantissime società, di offerte astronomiche dalla Cina, ho sempre voluto venire in Italia. L'Inter è sempre stata la mia prima scelta". Ha esordito così Gabigol, che nella conferenza stampa ha spiegato che il suo obiettivo è quello di "aiutare la squadra, di lottare e fare gol per vincere". Nessuna indicazione di ruolo: "Gioco dove decide il mister, ma sono pronto: è stata un'estate lunga, ma ho un fisioterapista personale e sono pronto per scendere in campo subito".

Alla fine della conferenza stampa selfie di gruppo, con Gabigol accompagnato da Zanetti, l'ad Bolingbroke, Ausilio, Tronchetti Provera e Steven Zhang, figlio di Zhang Jindong.

Tronchetti Provera: "Abbiamo l'onore di presentare 20 anni dopo un grande brasiliano. L'ultimo che ho presentato è stato Ronaldo, quindi Gabigol ha una grande responsabilità? No, deve pensare a giocare, non gli mettiamo pressione".

Gabigol: "Sono molto contento, è un giorno importantissimo per la mia carriera. Mi fa piacere essere parte della storia di questa società, grazie alla mia famiglia, ai miei amici. Forza Inter".

Piero Ausilio: "Tronchetti Provera ci chiedeva, un anno fa, di spiegare le prospettive di questa squadra. Voleva un sogno. Mi disse di cercare buoni giocatori, ottimi uomini. Ma voleva un giocatore che potesse interpretare il sogno della nuova Inter. Ora sta a Gabigol interpretarlo, siamo sicuri che lui - essendo un ragazzo serio - saprà trasformare tutto questo in realtà".

LE PAROLE DI GABRIEL BARBOSA
Ti presentano nel giorno di Ronaldo, ti ha spinto a venire qui?
"Sono molto contento, è un giorno speciale per me e per l'Inter. Non possiamo fare paragoni con Ronaldo, che ha fatto la storia del calcio. Io sono Gabriel Barbosa, sono molto felice e voglio fare la storia di questa società".

Questi mesi ti serviranno per imparare e conoscere il campionato italiano o vuoi essere protagonista subito?
"L'Inter è sempre stata la mia prima opzione, anche se avevo altre offerte che mi hanno fatto contento. Sono sempre stato felice del loro interesse e del progetto proposto. È un grande club, con una grande struttura: io voglio dare una mano per vincere in Italia e per arrivare in Champions".

Sei già pronto per giocare o hai bisogno di riposo dopo un'estate di grandi impegni?
"È un momento speciale per la mia vita. La mia famiglia e i miei amici sono qui. Ci sono stati tanti impegni in questi mesi. Ho un fisioterapista personale che mi segue. Sono focalizzato, l'Inter mi ha dato tempo per riposare. Sono in forma".

Nell'Inter del Triplete c'erano grandi brasiliani come Julio Cesar, Maicon, Lucio. Vuoi essere il prossimo verdeoro a scrivere la storia?
"L'Inter ha avuto grandissimi giocatori ma era un'altra era. Davano tutto in campo, lottavano fino all'ultimo momento. È quello che voglio fare io, lottare e fare gol. Ma io non sono il giocatore principale della squadra, ce ne sono altri più importanti, tra cui anche brasiliani come Miranda e Felipe Melo".

Hai parlato con Ronaldo?
"No ma ho parlato con Coutinho e Miranda. Mi fa piacere che Ronaldo mi ha augurato buona fortuna".

Che tipo di attaccante sei?
"Posso giocare in qualsiasi maniera. Dipende dall'allenatore. Voglio contribuire alla squadra e sono ansioso di debuttare".

Hai già parlato con De Boer e ti ha già detto in che modo giocherai?
"Ci avevo già parlato al telefono prima di arrivare in Italia. La squadra sta giocando bene e sta vincendo, non è importante dove giocherò".

Avevi offerte dalla Cina ma hai scelto l'Inter.
"Al di là delle cifre astronomiche era molto meglio venire in Italia per me, sono contento"

Hai visto San Siro pieno: che sensazioni hai avuto?
"Prometto grande motivazione, grande 'garra'. Li ho visti, sono straordinari".

Che impressioni hai avuto relative alla Serie A?
"Molte differenze col Brasile, quello italiano è molto tattico, c'è più contatto fisico. Ci sono grandi squadre, ma noi siamo allenati per questo e siamo molto concentrati".

Qual è la tua attuale condizione fisica e sei pronto per giocare col Bologna?
"Mi sono allenato molto. Mi sento pronto per la partita".

Hai parlato con Icardi? Puoi giocare con lui davanti?
"L'Inter ha grandi attaccanti, come Eder, Perisic e Maurito e altri. È un idolo, l'ho sempre seguito. Segna sempre, noi possiamo dare un grande contributo alla squadra".

Quando ti ha contattato l'Inter? E hai preferito l'Inter a squadre inglesi o spagnole?
"L'Inter è sempre stata la mia prima opzione, anche per l'affetto che mi hanno mostrato fin dall'inizio. Avevo offerte da ogni angolo del mondo ma sono felice oggi perché sono nella squadra più grande d'Italia".

Dove può arrivare l'Inter.
"Spero che vinca, che vinca tutti. Ha grandi giocatori, un grande allenatore e un nuovo progetto. Conta solo vincere".

Sei a Milano da una settimana e hai conosciuto i compagni: chi ti è stato più vicino?
"Tutti sono stati gentili con me. Mi sono sentito a casa, mi hanno accolto alla grande. Non vedo l'ora di giocare coi miei compagni".

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