All'andata aveva deciso il derby con una tripletta, ora la rete annullata e due errori incredibili
Ci sono serate magiche e ci sono serate stregate. Lo sanno tutti gli sportivi, lo sanno a maggior ragione gli attaccanti. Mauro Icardi nel derby d'andata, aveva comandato: tripletta storica, derby vinto, maglia stesa sotto la Nord a mo' di Leo Messi. Era il 15 ottobre. Sei mesi dopo il capitano nerazzurro ha vissuto una serata alla rovescia, dove gli è successo tutto il contrario di quella notte magica. Una serie di episodi che hanno pesato in maniera determinante sull'esito del match e sull'umore dei suoi tifosi.
Perché, prima, al 38' del primo tempo, Icardi aveva esultato. Aveva fatto impazzire i suoi tifosi proprio come nel derby d'andata. Controllo sul suggerimento di Candreva, destro implacabile a battere Donnarumma: il solito Icardi, insomma, quello dei quattro gol alla Samp e dei due al Verona. Poi, nel giro di un minuto e mezzo, la ruota di Maurito ha fatto iniziato a girare all'indietro. Il Var gli ha pescato un piede in fuorigioco, Di Bello ha annullato. E allora, da quel momento, Mauro Icardi si è tolto i panni di Mauro Icardi e si è messo quelli di Egidio Calloni.
Sì, proprio lui, lo Sciagurato Egidio, quello ribattezzato così da Gianni Brera per la quantità di gol sbagliati sotto porta. Eppure Calloni due derby da protagonista in maglia rossonera li visse, timbrando contro l'Inter in due vittorie nel 1975. Bene, Icardi, da principe del gol, si è trasformato in bruttissimo ranocchio in un lampo.
Al 57' si spalancano per la prima volta le porte della gloria per Maurito: Rafinha per Candreva, palla in mezzo, Maurito deve solo appoggiare. Si coordina male, colpisce di piatto, quasi di tacco, a porta sguarnita, da due passi. Fuori. Incredibile. C'è ancora il dubbio sulla posizione di Candreva (fuorigioco? Donnarumma gioca la rimessa dal fondo), resta indelebile l'errore,
Replicato, duplicato, in pieno recupero, minuto 92', sempre sullo 0-0: imbucata sempre dalla destra di Cancelo, spaccata di sinistro: anche qui, bastava solo spingere la palla in porta. Fuori, ancora. Incredulità, disperazione, l'esultanza di Donnarumma come per un gol. Icardi esce dal campo imprecando: non è stata la sua sera, ma se la ricorderà per sempre.