Al Meazza decide tutto un sinistro velenoso dal limite dell'ex nerazzurro
L'Inter cade a San Siro. Nel primo anticipo della quarta giornata di Serie A, i nerazzurri perdono 1-0 con il Parma e restano inchiodati a quota quattro punti. Nel primo tempo gli uomini di Spalletti fanno il match, ma rischiano grosso su un inserimento di Gervinho, fermato da Handanovic. Nella ripresa poi l'Inter cala fisicamente, protestano per un fallo di mano in area di Dimarco e i ducali centrano il colpo grazie a un sinistro velenoso dello stesso Dimarco al 79'.
Rimandata. Anzi, bocciata. Dopo quattro giornate, l'Inter continua a non ingranare. Al momento, il bilancio nerazzurro parla di due sconfitte, un pareggio e una vittoria. Troppo poco per chi ambiva a candidarsi al ruolo di anti-Juve. Soprattutto perché la sconfitta col Parma arriva a San Siro, dove l'Inter, considerando anche il finale della scorsa stagione, non vince da quattro partite di fila. Un ruolino preoccupante, appesantito da un finale di partita segnato ancora da un vistoso calo fisico e da una prova tatticamente discutibile. Già, perché per buona parte del match l'Inter ha fatto la partita, senza però riuscire a sbloccare la gara. Colpa di un atteggiamento troppo molle sottoporta e forse anche di una certa confusione tecnica e di alcuni errori arbitrali. Discorso che di sicuro non si può applicare al Parma, che, dopo la buona prova con la Juve, esce da San Siro a testa alta e con tre punti preziosi. Il giusto risultato di una prova di carattere, giocata a denti stretti finché c'era da soffrire e poi con la giusta follia nel finale, dopo il calo nerazzurro. E a decidere il match, ironia della sorte, ci ha pensato proprio un ex nerazzurro, Dimarco. Un eurogol difficile da dimenticare e da digerire a San Siro.
Con la testa anche alla Champions, Spalletti parte con Keita, Candreva e Dalbert titolari. Scelte che cambiano faccia ai nerazzurri. Con l'ex Monaco in versione jolly offensivo, infatti, l'Inter non dà punti di riferimento in avanti, scegliendo di attaccare la profondità su più fronti. Il più in palla è Candreva, ma i nerazzurri manovrano bene anche sulla sinistra, spingendo con Perisic. In mediana Gagliardini e Brozovic si piazzano davanti alla difesa, lasciando a Nainggolan il compito di posizionarsi tra le linee. Atteggiamento che da una parte costringe il Parma a difendersi e dall'altra lascia spazio alle ripartenze di Gervinho e Di Gaudio. In controllo, i nerazzurri manovrano con ordine, aggrediscono alto e cercano Keita. I ducali invece serrano le linee e pressano i portatori per colpire in contropiede con Inglese. Dopo qualche tentativo dal limite, al quarto d'ora la palla buona per il vantaggio ce l'ha Perisic, ma il croato sbaglia mira. Poi D'Ambrosio e Skriniar non si intendono e sbagliano tutto sugli sviluppi di un corner. Con l'attacco "mobile" e tanto movimento senza palla, gli uomini di Spalletti allargano bene il campo, ma non riescono ad affondare il colpo centralmente. Da un parte Perisic e Keita testano i riflessi di Sepe, dall'altra invece Handanovic si supera su Gervinho, salvando il risultato. Il finale del primo tempo è un assalto alla porta gialloblù. Ci provano un po' tutti, ma il fortino di D'Aversa regge.
Nella ripresa Spalletti leva subito Keita e fa entrare Icardi, ma è il Parma ad andare vicino al vantaggio con Stulac, fermato da Handanovic. Nelle fila nerazzurre il più attivo è sempre Candreva, ma non basta. A ritmi blandi l'Inter tiene in mano il pallino del gioco, ma non riesce a sfondare e a far valere il divario tecnico. Con una deviazione molto sospetta sulla linea di porta, Dimarco salva tutto su un diagonale di Perisic, mandando l'Inter su tutte le furie, poi D'Ambrosio ci prova dal limite. Dopo Maurito, entra anche Politano e D'Aversa risponde coprendosi con Deiola. Con l'Inter un po' sulle gambe e le squadre lunghe, il Parma prova ad alzare il baricentro, attaccando centralmente. Nainggolan impegna Sepe dalla distanza, poi Gagliolo rischia l'autogol. Ma sono solo azioni sporadiche, più di rabbia che di testa. Il Parma, infatti, nel finale si organizza e tenta il tutto per tutto, gettando il cuore oltre l'ostacolo e credendoci fino alla fine. Atteggiamento coraggioso che al 79' si trasforma in una perla di Dimarco all'incrocio. Un eurogol che fa saltare il banco e che mette Spalletti con le spalle al muro in vista anche della Champions. Col Tottenham c'è già molto in palio.
INTER-PARMA 0-1