Belotti e Meité rispondono ai gol di Perisic e De Vrij
Inter a due facce nella seconda giornata di Serie A. A San Siro la squadra di Spalletti pareggia 2-2 contro il Toro. Nel primo tempo i nerazzurri dominano e si portano sul 2-0 grazie alle reti al 6' di Perisic e al 32' di De Vrij, poi calano fisicamente e subiscono la rimonta granata. Nella ripresa infatti la squadra di Mazzarri alza il ritmo e pareggia i conti con le reti di Belotti al 55' e di Meité al 68'.
Niente riscossa. In casa Inter ci sono ancora lavori in corso. Non tanto sul piano tecnico, su cui Spalletti sembra aver ritrovato uomini e certezze, quanto sul piano fisico e caratteriale. Già, perché l'Inter visto alla "Prima della Scala" di questa stagione è durato solo un tempo. Un bel primo tempo, per carità. Ma le partite durano novanta minuti e senza birra nelle gambe e capacità di soffrire nei momenti difficili non si va lontano. Per la banda di Spalletti al Meazza è andata in scena una gara a due facce. Una prima parte brillante, giocata a ritmi alti e con la squadra alta e compatta. E una seconda frazione col fiatone, affrontata con paura e poca personalità. Al netto della difesa a tre, con cui l'Inter gioca meglio, le notizie migliori per Spalletti arrivano da Perisic e Politano e in un certo senso anche dagli esterni, finché Asamoah e Vrsaljko avevano gamba. Ma non basta. In mezzo al campo infatti restano ancora tanti dubbi, soprattutto per quanto riguarda la dinamicità e la velocità di gioco e pensiero. A ritmi blandi, Vecino va a nozze, ma quando l'intensità sale, sono guai. Discorso simile per Brozovic, che a intermittenza non riesce a fare la differenza. Tutto condito da un Icardi più collaborativo in fase di non possesso, ma forse meno "killer" del solito.
Quanto al Toro invece, la gara con l'Inter ha confermato alcuni dettagli già visti nella partita contro la Roma. I granata ci sono. Tecnicamente, fisicamente e tatticamente. Belotti, Iago, Meitè e Nkoulou sono cavalli di razza. Certo, resta inspiegabile il primo tempo quasi da "spettatore" con l'Inter. Ma forse è solo un problema di coraggio e con i risultati presto la banda di Mazzarri potrà avere più certezze e giocare con maggior leggerezza.
Ma veniamo al match. Con la difesa a tre è un'Inter diversa da quella vista col Sassuolo. Vrsaljko da una parte e Asamoah dall'altra aggrediscono alti, pressando i portatori e allargando la manovra in fase di appoggio. In cabina di regia ci sono Vecino e Brozovic e il Toro soffre la densità in mediana e il lavoro sporco di Maurito in fase di non possesso. Davanti i nerazzurri non danno punti di riferimento e dopo sei minuti la retroguardia granata va in tilt sull'asse Icardi-Perisic: il primo inventa, il secondo colpisce il bersaglio grosso. E' il gol che allontana i fantasmi nerazzurri e complica i piani di Mazzarri. In controllo, gli uomini di Spalletti fanno girare palla e continuano a pressare e a muoversi bene negli spazi. Il Toro invece arranca. Soprattutto in mezzo al campo e sugli esterni. Marcato stretto da Rincon e Meité, Brozovic detta i tempi arretrando di qualche metro, Skriniar e De Vrij invece fanno buona guardia su Iago Falque e Belotti. Politano sfiora il gol, poi pennella per il raddoppio di testa di De Vrij. Rapida a interrompere il gioco granata e padrona del campo, l'Inter prova a piazzare il tris con Vecino, poi trema su una punizione velenosa di Iago.
Nella ripresa però qualcosa si inceppa nell'ingranaggio nerazzurro. Il Toro prova a prendere coraggio e alza il baricentro, avanzando Soriano sulla linea delle punte. Rincon ci prova da fuori, poi Belotti accorcia le distanze dopo un'uscita inspiegabile di Handanovic su un lungo cambio di gioco di Iago Falque. Un gol che mina le certezze dell'Inter e riapre il match. A caccia del pari, Mazzarri getta Ljajic nella mischia e i nerazzurri soffrono la maggiore aggressività granata. Lunga e sulle gambe, l'Inter arretra e presta il fianco alle folate di De Silvestri e alle incursioni di Iago Falque. Carico e reattivo, il Toro invece attacca a testa bassa e agguanta il pari con Meité dopo una mischia in area e un'altra indecisione di Handanovic. Nel finale è un mezzo assedio granata, con i nerazzurri che serrano le linee per evitare la beffa. Belotti va vicino al colpaccio di testa, poi nel recupero l'ultima palla buona per cambiare il match ce l'ha Perisic, ma Sirigu è attento e il risultato non cambia più. Inter e Toro si dividono la posta, ma per i granata il punto conquistato pesa molto di più.