Con un gol del senegalese al 90' il Napoli vince a Torino e si porta a un punto dai bianconeri a quattro partite dal termine
Un balzo da scudetto. Con un colpo di testa prodigioso di Koulibaly il Napoli sbanca l'Allianz Stadium e riapre in maniera clamorosa la corsa al campionato, battendo la Juventus per 1-0. Un gol pesantissimo, arrivato al 90' su un corner battuto da Callejon. Ora, a quattro giornate dal termine, Sarri è a meno 1 da Allegri: parità negli scontri diretti, in caso di pari punti conterà la differenza reti.
Tutta la volontà di un popolo, di una squadra, di un sentimento: tutto insieme, concentrato in un gesto atletico e tecnico, in un balzo colmo di energia e di desiderio, di sogno e di follia. Un salto verso l'alto, quello di un ragazzone già alto di suo, già forte di suo, nel quale c'era tutto quello che la gente di Napoli sperava di poter vivere davvero e fino in fondo. Il gol con cui Kalidou Koulibaly ha letteralmente bucato Gigi Buffon al 90' di Juve-Napoli, consegnando alla squadra di Sarri una vittoria che sembrava lontana e irraggiungibile a causa della solidità della Juve consegna ai tifosi azzurri una gioia incontenibile e quattro settimane da urlo. Agli appassionati viene regalato invece un campionato tutto da godere, fino in fondo, con un'incertezza alla quale non ci si era più abituati. E poi ai bianconeri ecco arrivare un'altra mazzata, dopo quella di Madrid. Sempre nel finale, sempre inaspettata. Allegri dirà che non cambia nulla, che il punto di vantaggio è semplice da conservare: con quattro vittorie la Juve sarà campione d'Italia. Certo, di fronte ci saranno Inter, Bologna, Roma e Verona (e in mezzo la finale di Coppa Italia con il Milan). Non semplice, non scontato.
Fino al 90' avremmo scritto che il Napoli aveva giocato meglio, che ai punti gli uomini di Sarri avrebbero vinto, ma che in fondo la solidità, granitica, della Juve - non scalfita nemmeno dall'infortunio patito da Chiellini al primo minuto e che l'ha costretto ad uscire al 10' - aveva condotto, per l'ennesima volta i bianconeri al loro porto sicuro. E invece è arrivato il pallone disegnato sulla testa di Koulibaly, il colpo di testa feroce del senegalese, perso in marcatura da un Benatia fino a quel momento perfetto e impeccabile. Il mondo capovolto. Prima vittoria del Napoli allo Stadium, la Juve che continua a prendere gol, che non vince, che si carica di dubbi.
Per una volta, sul banco degli imputati, anche Allegri. Troppo sparagnina, questa Juve. Un 4-4-1-1 di soldatini, votati alla compattezza, all'interdizione e alle ripartenze con gli strappi di Matuidi e Douglas Costa, unici in grado di ribaltare l'azione. Non ha funzionato, questa volta. Dybala ha steccato, bocciato e lasciato negli spogliatoi all'intervallo. Higuain, per dire, ha toccato solo 9 palloni in tutto il primo tempo. I cambi non hanno inciso più di tanto, se è vero che Reina non ha dovuto compiere praticamente nemmeno una parata, graziato dal palo sulla punizione di Pjanic deviata dalla barriera. Buffon invece è stato più chiamato in causa, bravo e attento. Non ha dovuto compiere miracoli, anche e soprattutto per gli errori di mira di Hamsik, ma è stato molto più sollecitato.
Evidenze importanti, in un match che il Napoli ha condotto alla sua maniera, orchestrando bene, aggredendo alto, cercando le solite imbucate. Sembrava, però, il solito Napoli di Sarri: bello ma impossibile, migliore degli altri ma solo nel vestito e mai nella sostanza. Sostanza che è arrivata, grazie proprio a un calcio piazzato, come spesso accaduto ultimamente. Un aspetto che proprio Allegri aveva sottolineato, scherzosamente, alla vigilia: "Sarri sui calci piazzati è sempre stato forte, alla Sangiovannese lo chiamavano mister 33 schemi".
Ora mister 33 schemi è lì, a un punto dalla Juve, con un pareggio anche negli scontri diretti (0-1 e 0-1). In caso di arrivo a pari punti conterà la differenza reti: attualmente la Juve è a +58, il Napoli a +48. La squadra di Sarri nelle prossime quattro giornate affronterà Fiorentina, Torino, Sampdoria e Crotone. Comunque andrà a finire, giù il cappello.
Benatia 5,5 - Praticamente perfetto per tutto il match, con chiusure da professore. Non sbanda nemmeno quando perde Chiellini e si trova accanto Höwedes. Ma alla fine commette l'errore più grave, perdendo in marcatura sul corner Koulibaly.
Dybala 4,5 - Chi l'ha visto? Dybala in versione peggiore, impalpabile, inesistente, quasi contratto anche nella corsa. Resta negli spogliatoi al 45', bocciatura pesante e ennesimo big-match bucato.
Higuain 5 - Nove palloni toccati in un tempo posson bastare? No. Simbolo di una Juve che non pensa nemmeno per un minuto ad attaccare, a costruire. Abbandonato e nemmeno troppo coinvolto nella lotta. Nella storia dello Stadium mai la Juve non aveva calciato nello specchio della porta, anche lui è complice di questo primato.
Koulibaly 8 - Un gigante. In difesa è insuperabile. E poi devasta le certezze della Juve con un balzo da grandissimo. Il suo colpo di testa è una vera e propria sassata, nella rete di Buffon e nel cuore dei bianconeri.
Hamsik 6 - Generoso e bravo a trovare il tempo degli inserimenti, ma poi sbaglia spesso davanti alla porta: nel primo tempo un errore gravissimo. Però lotta.
Mertens 5 - Non la struscia mai: avulso dal gioco, mai con un'idea o con un guizzo.
JUVENTUS-NAPOLI 0-1
JUVENTUS (4-4-1-1): Buffon 6,5; Höwedes 6, Benatia 5,5, Chiellini sv (10' Lichtsteiner 5), Asamoah 5,5; Douglas Costa 6 (26' st Mandzukic 5,5), Khedira 5,5, Pjanic 6, Matuidi 6; Dybala 4,5 (1' st Cuadrado 5,5); Higuain 5.
A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Barzagli, Rugani, Alex Sandro, Bentancur, Bernardeschi, Mandzukic.
Allenatore: Allegri 5
NAPOLI (4-3-3): Reina 6; Hysaj 5,5, Albiol 7, Koulibaly 8, Mario Rui 7; Allan 6,5 (35' st Rog sv), Jorginho 6, Hamsik 6 (22' st Zielinski 6); Callejon 6, Mertens 5 (22' st Milik 5,5), Insigne 6.
A disposizione: Sepe, Rafael, Milic, Tonelli, Maggio, Chiriches, Diawara, Ounas, Machach.
Allenatore: Sarri 6,5
Arbitro: Rocchi
Marcatori: 45' st' Koulibaly
Ammoniti: Asamoah (J), Benatia (J), Albiol (N), Pjanic (J)