L'unico candidato alla presidenza Figc: "Diffidati i bianconeri, di più non si può fare. Mancini? Non l'ho scelto io"
Gabriele Gravina è l'unico candidato alla presidenza della Figc, si presenterà alle elezioni di lunedì con il 63% delle preferenze e, salvo franchi tiratori, verrà eletto. Queste le priorità: "Stilare un codice dei controlli, riformare la giustizia sportiva e soprattutto le riforme dei campionati". E sulla questione degli scudetti della Juventus, 34 per le vicende di Calciopoli contro i 36 mostrati allo Stadium, va in catenaccio: "I bianconeri in Italia sono più avanti rispetto agli altri. Non mi piace fermarmi a contare il numero degli scudetti".
Nell'intervista a Il Messaggero, Gravina continua il ragionamento: "Io credo che la Federcalcio non possa usare il pallottoliere per contare gli scudetti di una società. Se qualcuno lo ha fatto, bisogna chiedere a lui. Non ho nessuna intenzione di focalizzare il mio tempo su vicende del passato. Comunque la federazione ha diffidato la Juventus, ma oltre non possiamo andare. Se loro continuano a dirlo, cosa facciamo? Ognuno rimane delle propria idea".
Sul codice dei controlli: "L'iscrizione ai campionati, madre di tutti i mali. Io penso che rispetto al format attuale bisogna dare la certezza nei riferimenti. Dovremo eliminare le zone d’ombra che ci sono soprattutto nella modalità d’applicazione". La serie A vorrà più potere decisionale: "Merita maggiore riconoscimento ma non a livello di percentuale di voto". Infine, su Mancini: "Non l'ho scelto, è stata la Figc che io rispetto. Però non si può giudicare il lavoro di un presidente federale guardando solo i risultati della Nazionale".