Il portoghese: "Ringrazio l'Inter che mi ha fatto maturare, ora sono in una delle squadre migliori del mondo. Ronaldo è il più forte di tutti, vincere la Champions non è un obbligo"
In attesa di abbracciare Cristiano Ronaldo, in casa Juve è il giorno della presentazione di Joao Cancelo: "E' un piacere per me e per tutti giocare con uno come CR7, che è il migliore del mondo - dice il terzino -. Differenze tra Juve e Inter? Sono due club importanti per l'Italia. La Juve ha dominato la Serie A negli ultimi anni ed è per questo che ho scelto di venire qui, per conquistare altri titoli e continuare a vincere".
Le prime domande per il portoghese, inevitabili, riguardano Cristiano Ronaldo: "Non ho parlato con lui. Lo lascio riposare, dopo le ferie parleremo con calma. Come ho già detto è un piacere sia arrivato. E' abituato a vincere, ha la mentalità vincente. La Juve ha dominato il campionato italiano negli ultimi anni e spero ci dia una mano a continuare con i successi. La Champions? Ovviamente Cristiano ci porterà qualità ma non è un obbligo vincere la Champions. E' un obbligo competere per questo trofeo. La Champions è una competizione dove ci sono le migliori squadre d'Europa e ovviamente la Juve fa parte di queste e avremo tutto per competere per questo trofeo".
Cancelo arriva alla Juve dopo un anno (il primo in Italia) all'Inter: "E' stato un club molto importante per me. Mi ha aiutato a maturare, mi ha permesso di fare la prima esperienza nel campionato italiano e per questo li ringrazio. Ero in una situazione in cui dipendevo dal mercato. L'Inter non ha esercitato il diritto su di me, la Juve mi ha voluto e ha sempre dimostrato di volermi e io ho voluto questa squadra che è tra le migliori del mondo". L'impatto con il mondo bianconero è stato ottimo: "Mi sono ambientato bene in questi giorni. Alla Juve ci sono giocatori di qualità, tutti mi hanno accolto bene e stiamo lavorando bene. Ho visto un club molto organizzato, gli allenamenti sono molto intensi, come fossero partite ufficiali, e questo alza l'intensità del gruppo. E penso che questo dia l'identità vincente".
Un altro degli obiettivi del portoghese è conquistare la maglia della propria nazionale: "Sicuramente la cifra pagata dalla Juve è una grande responsabilità, ma con il mio lavoro e le mie indicazioni dimostrerò che questi 40 milioni sono valsi la pena. Mi è dispiaciuto molto non fare il Mondiale perché è una competizione bella e tutti sognano di farla. Quando ho deciso di venire, ho pensato che giocando qui era più facile attirare le attenzioni per il Portogallo. Questo è un grande club europeo e se farò bene qui sarà più facile avere spazio nel Portogallo".