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Milan, accolto il ricorso al TAS

I rossoneri rinviati all'Uefa per una sanzione proporzionata, ma giocheranno le coppe

22 Lug 2018 - 00:37

Il Milan torna in Europa e potrà partecipare all'Europa League 2018/2019. Il Tas ha annullato la decisione dell'Uefa in merito all'esclusione dalle Coppe Europee. Il Tribunale di Losanna (TAS) ha accolto il ricorso dei rossoneri rinviandoli all'Uefa per una sanzione proporzionata. L'Uefa aveva punito il Milan con l'esclusione per un anno dalle coppe per il mancato rispetto dei regimi del Fair Play Finanziario nel triennio 2014-2017.

Il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha ribaltato la sentenza dell'Uefa: il Milan potrà partecipare alle Coppe Europee fin da subito e quindi i rossoneri disputeranno l'Europa League 2018/2019 dai gironi. L'Atalanta scenderà dunque in campo il 26 luglio e il 2 agosto contro il Sarajevo per il playoff di Europa League.

Per il Milan si riaprono dunque le porte dell'Europa League. E la sentenza del Tas che ha cancellato l'esclusione dalle coppe sancita dalla Camera giudicante dell'Uefa è chiaro ed evidente che il passaggio di proprietà del Milan da Yonghong Li (tra l'altro indagato a Milano, leggi qui) al fondo Elliott sia stato il fattore decisivo che ha spinto il tribunale di Losanna a riammettere il Milan in Europa League.

Le motivazioni usciranno successivamente ma il Tas ha spiegato che alcuni elementi rilevanti non fossero stati considerati in maniera adeguata dall'Uefa o che comunque non potevano essere giudicati adeguatamente in quanto le carte in tavola sono cambiate con il passaggio di proprietà. Il Tas ha appurato che l'attuale situazione finanziaria del club è significativamente migliorata.

Il Tas ha quindi ripassato la palla alla Uefa che non potrà più escludere il Milan ma dovrà comminare una sanzione proporzionata. Si tratta di decisioni riguardanti limitazioni per il mercato e della rosa per le coppe, il tetto salariale, e questioni riguardanti gli introiti nelle competizioni Uefa. Oltre alla possibilità di una multa.

Queste le possibili sanzioni:

- trattenuta degli introiti ricavati da una competizione UEFA;
- divieto di iscrizione di nuovi giocatori alle competizioni UEFA;
- limitazione del numero di giocatori che un club può iscrivere alle competizioni UEFA, compreso un limite finanziario al costo totale aggregato dei benefit per i giocatori registrati nella lista A delle competizioni UEFA per club.

IL TRIBUNALE ARBITRALE DELLO SPORT (TAS) ANNULLA LA SANZIONE E RINVIA IL CASO ALL’UEFA PER L’IRROGAZIONE DI UNA SANZIONE DISCIPLINARE PROPORZIONATA

Losanna, 20 luglio 2018 – Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ha emesso una decisione nel procedimento arbitrale tra l’AC Milan (Milan) e la Union Européenne de Football Association (UEFA) con riferimento all’appello depositato davanti al TAS dal Milan contro la decisione dell’Adjudicatory Chamber dell’UEFA Club Financial Control Body (UEFA CFCB) del 19 giugno 2018.

L’Adjudicatory Chamber dell’UEFA CFCB aveva riscontrato il mancato adempimento, da partedell’AC Milan, del requisito del pareggio di bilancio (“break-even requirement”), previsto dagli articoli 58-63 del Regolamento UEFA sul Club Licensing and Financial Fair Play ed aveva, pertanto, decretato l’esclusione del Milan dalla prossima competizione UEFA per la quale si sarebbe, altrimenti, qualificato nelle due stagioni successive (ovvero la stagione 2018/19 o la stagione 2019/20).

Il 4 luglio 2018, il Milan ha depositato un appello presso il TAS, chiedendo l’annullamento della decisione del CFCB Adjudicatory Chamber. La procedura arbitrale è stata condotta da un Collegio del TAS composto dal Prof. Dr. Ulrich Haas (Germania), Presidente, e dai Sig.ri Pierre Muller (Svizzera)  e Mark Hovell (Regno Unito), i quali, in data 19 luglio 2018, hanno tenuto un’udienza, alla quale entrambe le parti hanno partecipato, presso la sede del TAS a Losanna, Svizzera.

Il Collegio del TAS incaricato del procedimento arbitrale ha parzialmente accolto le istanze del Milan ed ha deciso quanto segue:

- la decisione dell’Adjudicatory Chamber dell’UEFA CFCB del 19 giugno 2018 è confermata nella parte in cui stabilisce il mancato adempimento, da parte del Milan, del requisito del pareggio di bilancio;

- la decisione dell’Adjudicatory Chamber dell’UEFA CFCB del 19 giugno 2018 è annullata nella parte in cui stabilisce l’esclusione Milan dalla prossima competizione UEFA per la quale si sarebbe, altrimenti, qualificato nelle due stagioni successive (ovvero la stagione 2018/19 o la stagione 2019/20);

- il caso è rinviato all’Adjudicatory Chamber dell’UEFA CFCB per l’irrogazione di una sanzione disciplinare proporzionata.


Il Collegio del TAS ha rigettato la richiesta del Milan di ordinare all’UEFA la conclusione un accordo transattivo, ma ha stabilito che la decisione dell’Adjudicatory Chamber dell’UEFA CFCB di escludere il Milan dalle competizioni per club da essa organizzate non è proporzionata.

Il Collegio ha ritenuto che alcuni elementi rilevanti non fossero stati adeguatamente considerati dall’Adjudicatory Chamber, o che gli stessi non potessero essere adeguatamente considerati al momento dell’emanazione della decisione appellata (il 19 giugno 2018), tra cui, in particolare, l’attuale situazione finanziaria del club, significativamente migliorata in seguito al recente cambio di proprietà dello stesso.

Il Collegio ha deciso di rinviare il caso all’Adjudicatory Chamber dell’UEFA CFCB in considerazione della relativa richiesta da parte del club e del fatto che l’Adjudicatory Chamber si trova in una posizione migliore, rispetto al Collegio del TAS, per irrogare una sanzione disciplinare proporzionata sulla base dell’attuale situazione finanziaria del club. Il Collegio ha emanato la decisione senza le motivazioni, che verranno rese in data successiva.

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