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Milan, Mihajlovic: "Vorrei restare"

Il serbo: "Balotelli non è ancora pronto, il sesto posto ci va stretto"

12 Mar 2016 - 14:05

Poco Chievo e tanto futuro nella conferenza di Sinisa Mihajlovic in vista della trasferta di Verona: "Vorrei restare al Milan ma non dipende solo da me, penso si veda il miglioramento della squadra. Con Berlusconi incontro cordiale". Si va verso un cambio di modulo ma "conta l'atteggiamento e non il 4-3-3, prendiamo esempio dalla Juventus. Il sesto posto ci va stretto, Balotelli non è ancora pronto psicologicamente".

Il lavoro è stato più duro rispetto ai risultati ottenuti?
Non saprei rispondere, sul campo penso si siano visti risultati diversi dagli ultimi 2-3 anni, per quanto abbiamo creato ci mancano punti ma è anche colpa nostra. Ho letto l'intervista di Maldini e penso abbia spiegato bene la situazione ma anche da fuori penso si capisca che lavoro abbiamo fatto, come sia migliorata la squadra e che abbiamo ancora margini di miglioramento

C'è un po' di calo fisico nel Milan?
Come diceva Guardiola, appena si perde una partita in Italia si punta il dito sulla condizione fisica. Secondo i nostri dati contro il Sassuolo abbiamo corso in linea con le ultime partite, certo chi gioca quasi sempre non può essere freschissimo. Purtroppo in certi ruoli non ho cambi, Honda e Bonaventura per esempio sono fondamentali, cerco di gestirli bene in settimana

Sul ruolo di Bertolacci.
All'apice del rendimento si è infortunato e poi ha dovuto ritrovare la forma. Non è facile ripartire da zero, lui abbina quantità e qualità, ha già giocato alto nel 4-3-3 e potrebbe rifarlo. Poi c'è Locatelli che mi sta stupendo, oggi non ha ancora intensità ma come intelligenza è maturo, sarà il futuro del Milan. Tra qualche settimana sarà pronto per la prima squadra, diventerà una risorsa importante

Quale sarà la coppia centrale difensiva?
Stanno bene sia Alex che Zapata che Romagnoli, settimana scorsa ho premiato i primi due per la velocità degli attaccanti del Sassuolo. Magari questa volta cambierò scelta

Si rimprovera qualche errore da inizio anno?
Qualcosa ho sbagliato di sicuro, come tutti quelli che lavorano. L'importante è che quel che ho fatto, l'ho fatto sempre pensando fosse per il bene della squadra. Ho sempre messo in campo chi pensavo ci aiutasse a vincere, poi magari si sbaglia.

Ci spiega meglio il problema psicologico di Balotelli?
Si allena regolarmente da due mesi quindi fisicamente credo stia bene. Ho chiesto a lui e Menez di fare certe cose: Jeremy la fa una sì e quattro no magari per questione fisica, Mario uguale ma perché non tiene la concentrazione. Prima ho parlato di Mandzukic, non voglio paragonarlo a Balotelli perché sono diversi però Mario poteva fare di più in fase di non possesso. Vogliamo aiutarlo a migliorarsi ma prima deve esserne convinto lui

Se a fine anno non la confermassero, sarebbe un'ingiustizia?
Ho la coscienza pulita, vedremo quello che succederà, non è una scelta che dipende solo da me. Aspettiamo fine stagione, vediamo come va la fine di Coppa Italia e poi si deciderà

Al di là della condizione, si va verso un cambio di modulo?
I moduli contano relativamente, l'ho detto ai ragazzi. Prendete la Juventus e lo spirito che ha avuto anche contro il Sassuolo dopo 4 scudetti consecutivi, è una squadra una spanna sopra agli altri per l'atteggiamento. Mandzukic e Dybala e tutti si sacrificano molto, anche noi dobbiamo avere questo obiettivo

Cosa ha capito analizzando il ko col Sassuolo?
Nei primi 25 minuti abbiamo fatto bene ma dopo al gol ci siamo sfilacciati e abbiamo perso le misure e non deve succedere. Tra i motivi di questo sbandamento l'assenza di due come Abate e Montolivo poi non tutti eravamo al 100%. Dobbiamo evitare gli stessi sbagli

Come sta Balotelli?
Come condizione c'è anche, ma credo che dal punto di vista psicologico non sia ancora a posto. Deve migliorare di testa ma quello è sempre stato il suo problema

Si sente apprezzato dal presidente come lo è dalla squadra?
Le parole dei ragazzi mi fanno piacere, con loro ho avuto sempre un buon rapporto perché pretendo e do rispetto. Io vado avanti per la mia squadra, cerchiamo di fare più punti possibili. Berlusconi? Mi avete fatto più domande su lui che sugli aspetti tattici del mio Milan... So che è successo anche con i tecnici passati ma non si può rispondere a ogni conferenza a 2-3 sul presidente. E' stato un incontro sereno, poi dipendo dai risultati come tutti

Com'è andato l'incontro con Berlusconi? Ci spiega la frase al tifoso "Non so se resto"?
Il mio rapporto con il presidente è ottimo, abbiamo parlato dell'ultima e della prossima partita. Al tifoso ho dato una risposta normale perché ho un contratto per un altro anno ma poi dipende da come valuteranno il mio lavoro, come accade per tutti gli allenatori. Io vorrei restare. Poi non capisco perché si deve montare un casino per mezza frase

Sceglierà il ritorno al 4-3-3?
Manca un altro allenamento, ancora non so che modulo sceglierò, la cosa importante è che gli undici in campo saranno tutti al 100% se no il nostro gioco ne risente troppo

A centrocampo Poli dovrebbe avere una chance: come sta?
Lui è un esempio per tutti, davvero

Che prospettive ha il Milan?
Dopo una partita storta è ricominciato il tormentone sul mio futuro, so come funziona il calcio anche non è sano passare da un estremo all'altro. Il nostro campionato non finisce qui, ci sono 30 punti in palio e sia a me che alla squadra il sesto posto sta stretto

Prima della conferenza, l'intervista di Milan Channel. Sul futuro: "Io vorrei rimanere, se dipendesse solo da me mi confermerei. Ora però sono concentrato sulle prossime partite: quella col Sassuolo è stata una sconfitta bruciante e per questo sono re-iniziate le voci sul mio futuro". Tutto a posto nell'incontro a Milanello con Berlusconi: "Ci siamo salutati e abbraccciati, è stato un colloquio sereno". La squadra ha dimostrato di essere con l'allenatore: "Ho sempre avuto un buon rapporto con i ragazzi, mi fanno piacere certe dichiarazioni. Il nostro campionato non è finito, il sesto posto ci sta stretto: ci sono possibilità di risalire ma dobbiamo tornare a giocare come sappiamo".

Con il Sassuolo sono mancati Abate e Montolivo? "Certo, sono due giocatori che si fanno sentire in campo e fuori". Con il Chievo sarà 4-3-3? "Non so ancora la formazione, chi non è al 100% entrerà a gara in corso. Per il tipo di gioco che facciamo, se gli undici in campo non sono al 100% ne risente anche chi sta bene". Sul Chievo: "Ottima squadra, darà il massimo. E' come il Sassuolo, ben organizzata con un po' meno di qualità".