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Milan, Montella: "Gattuso mi diceva che il Milan non era forte..."

L'ex tecnico rossonero: "Era iniziato un progetto ed è stato interrotto in maniera poco giusta, avrei meritato un po' di tempo in più"

02 Lug 2018 - 14:09

Sette mesi dopo essere stato esonerato dal Milan, Montella torna a parlare di quanto accaduto in rossonero e rivela un retroscena con Gattuso: "I rapporti con lui sono buoni - dice alla Gazzetta dello Sport -. E' giovane, può crescere. Avrei preso anche io quella opportunità. Prima del mio esonero mi diceva sempre: 'Non dire che è una squadra forte perché non è così'. In effetti si erano create delle aspettative troppo alte, anche se la rosa non è sopravvalutata".

Montella commenta quanto accaduto recentemente al club, escluso dall'Europa League: "L’obiettivo era la Champions e io ho cavalcato le aspettative. Certo, vederla fuori dalle Coppe è clamoroso. Non ne avevo mai avuto la sensazione. Penso che anche per l’Uefa sia stata una scelta dolorosa, perciò avranno avuto le loro motivazioni".

L'ex tecnico del Milan, poi esonerato anche dal Siviglia, manda un messaggio ai giocatori: "Io sono stato calciatore. A volte si cercano alibi per motivare le proprie scarse prestazioni. Ai miei tempi, invece, vivevo l'esonero di un tecnico sempre come una sconfitta e quindi pensavo di dover fare qualcosa in più. L'esonero? Ovvio che ci sia rimasto male, era iniziato un progetto ed è stato interrotto in maniera poco giusta. Dove c’è un cambio di società e una rivoluzione di calciatori, di cui solo uno con una storia da Champions (il riferimento è a Bonucci, ndr). La società non ha avuto pazienza. Credo invece che avrei meritato un po' di tempo in più".

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