Tre punti sudati, ma importanti. Col Pescara il Milan porta a casa una vittoria di carattere, conquistata soffrendo fino all'ultimo secondo. E per questo ancora più bella. Montella resta nella zona altissima della classifica e rimane in scia a Juve e Roma. Decide tutto un colpo di genio di Bonaventura, che toglie le castagne dal fuoco e lancia i rossoneri. Certo, per la banda di Montella il bel gioco è ancora lontano, ma non ci si può certo lamentare a questo punto della stagione visti i risultati. Per il salto di qualità c'è ancora tempo e non è vietato sognare visti i tanti giovani in campo e i margini di crescita. Soprattutto perché i meccanismi rossoneri ancora non girano alla perfezione. In difesa Romagnoli & Co. devono ancora trovare il giusto feeling, costringendo spesso Donnarumma ai miracoli. In mezzo al campo Locatelli sbaglia poco, ma gioca troppo facile e non verticalizza. E davanti Bacca partecipa poco alla manovra, rendendo la fase offensiva un insieme di assoli. Tutto risolvibile, per carità. Soprattutto se nel frattempo arrivano vittorie come quelle sul Pescara.
A sorpresa, infatti, a San Siro l'avvio del match è tutto di marca abruzzese. Con De Sciglio e Abate molto alti, i rossoneri soffrono un po' sulle corsie in fase difensiva. Mitrita, Benali e Caprari provano a sorprendere Donnarumma dalla distanza, ma Gigio è attento. Con gli spazi chiusi e il centrocampo bloccato, gli uomini di Montella si affidano alle accelerazioni di Niang e ai colpi di Suso. Dopo un quarto d'ora opaco, lo spagnolo prima inventa per Bacca, ma il piattone al volo del colombiano si spegne tra le braccia di Bizzarri, e poi mette in mezzo una palla pericolosa su cui però non arriva nessuno. In fiducia, il Milan alza il baricentro, ma rischia grosso sulle ripartenze di Caprari e Memushaj. Col risultato inchiodato sullo 0-0 e Sosa spaesato, i rossoneri aumentano il ritmo e vanno per vie esterne, ma non sono cattivi e manca il guizzo giusto per passare in vantaggio. Sugli sviluppi di una punizione, De Sciglio costringe Bizzarri al miracolo, poi Bonaventura attacca Brugman e prova a spezzare la partita con le sue incursioni, ma il Pescara resiste. Al 43' Niang va in cielo, ma il suo colpo di testa si stampa sul palo e il risultato non cambia.
Nella ripresa il Milan passa subito. Al 49' Bonaventura è "chirurgico" e sblocca la gara su punizione, facendo passare la palla sotto la barriera. Un gol che accende la gara. Doveri annulla subito un gol di Benali, pescato in fuorigioco, poi Bacca centra il palo dopo un bel cross di Niang. Aquilani e Memushaj si scontrano e l'ex giallorosso è costretto a uscire dal campo in barella. In vantaggio e con le squadre più lunghe, il Milan ha spazio soprattutto sulla destra. Suso e Bonaventura vanno vicini al raddoppio, ma il Pescara non molla e così sale in cattedra Donnarumma. Gigio prima ferma un destro all'incrocio di Memushaj, poi libera l'aria dopo una mischia pericolosa. Il Pescara si butta in avanti e Montella fa entrare Kucka per dare più equilibrio al centrocampo. Perfettamente imbeccato da Suso, Pasalic fallisce di testa il colpo del ko. Donnarumma ferma un sinistro velenoso di Memushaj, poi è ancora Pasalic a rendersi pericoloso. A caccia del pari, negli ultimi minuti la squadra di Oddo dà l'assalto all'area rossonera, ma Donnarumma blinda il risultato e il Milan vola al terzo posto. Dietro a Juve e Roma è vietato sognare.