Il presidente granata: "Ha degli atteggiamenti incomprensibili. Maksimovic? Decide Mihajlovic"
Urbano Cairo ha rilasciato un'intervista alla Stampa in cui ha parlato di mercato, Mihajlovic e Ventura. Su Immobile il presidente granata è stato duro: "Avevo tanta voglia di riscattarlo dal Siviglia. Non è una questione di soldi. Io non gli ho parlato, ma Petrachi mi ha detto che lui non è convinto di restare. Ancora una volta ha degli atteggiamenti che non capisco. Se davvero lui non è entusiasta, io non ci penso nemmeno a riscattarlo".
Il n° 1 granata ha parlato anche di Maksimovic: "È nelle mani di Mihajlovic. Sarà lui a dirmi, dopo avergli parlato, se il giocatore vuole restare o no. La difesa a quattro è quella che preferisce Nikola". Poi Cairo ha elogiato proprio il tecnico serbo: "Sinisa per il nostro modo di fare calcio è perfetto. Mi ricorda Gustavo Giagnoni (tecnico del Torino dal 1971 al 1974). Incarna proprio quel tremendismo. E mi è molto affine: vuole superare i propri limiti ed è ambizioso. Ma non voglio mettere nessun tipo di pressione, prima cominciamo la stagione.
Chiosa finale sull'ex Giampiero Ventura, prossimo ormai alla firma con la Nazionale: "Con lui abbiamo fatto un gran lavoro, riportando il Toro dove meritava. Tanto che se quest'anno c'è la delusione per essere arrivati dodicesimi a un punto dal decimo posto, beh, allora qualcosa è proprio cambiato. Con il Torino Ventura ha toccato il massimo, ma per le sue qualità avrebbe meritato una squadra da scudetto o da Champions. Nazionale? Se è messo in condizioni di lavorare bene e se trova la disponibilità dei giocatori allora fa faville. Quando eravamo in Europa League mi trasmetteva una sicurezza incredibile, mi convinceva della nostra superiorità tattica. Applicherà gli stessi criteri anche nel ruolo di ct".