Lo spagnolo, però, non esclude un ritorno: "Sono ancora giovane, quest'anno disputo 27 gare e mi sento ancora forte"
Da Silverstone, dove si trova per competere nel Mondiale Wec con la Toyota, Fernando Alonso è tornato sulla decisione di ritirarsi dalla Formula 1 al termine di questa stagione. Lo spagnolo, in sintesi, ha spiegato di provare noia in pista. "Non è più quello sognavo quando sono arrivato in F1, o quando guidavo in altre discipline, o quello che ho solo vissuto poche stagioni fa", ha spiegato il pilota della McLaren a L'Equipe.
"Mi fermo perché non c'è quasi nulla in pista. Oggi si parla più di cosa succede fuori pista piuttosto che in pista. Parliamo di messaggi radio, di polemiche. È un brutto segno. Penso che le altre discipline possano offrire più divertimento, gioia e felicita', ed e' quello che cerchero' di trovare" ha sottolineato il due volte campione del mondo.
"In alcune stagioni era difficile prevedere cosa sarebbe successo a Spa o a Monza - ha proseguito Alonso -. Oggi, possiamo già scrivere cosa accadrà e indicare i primi 15, sbagliando di uno o due. Quando facciamo i test invernali a Barcellona, dopo il primo giorno sappiamo già cosa succederà fino ad Abu Dhabi, a novembre".
"Per quello che mi riguarda non è poi così male, perché dopo 18 anni in F1 ho realizzato più di quanto sognassi", ha ulteriormente precisato l'asturiano. "Ma penso ai giovani piloti: devono dire a loro stessi che nella prossima stagione la loro squadra sarà più competitiva, o che un'altra squadra li contatterà. Se sei ambizioso, è diventato difficile essere soddisfatti in F1".
In ogni caso, Alonso non esclude in futuro un ritorno nel Circus: "Perché chiudere le porte se qualcosa potrebbe materializzarsi in futuro? Sono ancora giovane (37 anni, ndr), non ho 45 anni. Quest'anno sto disputando 27 gare e mi sento ancora forte. Il mio modo di pensare mi ha portato a fermarmi, ma chi lo sa...".