Asta per il centrocampista serbo: ma Lotito fissa un prezzo altissimo per il suo cartellino
Vogliono tutti, ma proprio tutti, Milinkovic-Savic, ma non hanno fatto i conti con Claudio Lotito, il "negozio" più costoso d'Italia. La fila delle pretendenti al talento serbo, 23 anni appena compiuti, è lunga e composta da tutti i maggiori club europei, ma le offerte arrivate sul tavolo della Lazio sono lontanissime dalla richiesta del presidente biancoceleste. Già, perché mentre Psg, Real, City, United, ma anche Juve, sperano di cavarsela con una settantina di milioni, Lotito ha rispedito al mittente le proposte chiarendo che per meno di 150 milioni il giocatore non si muove da Roma.
Fatto sta che, al momento, Milinkovic, sotto contratto fino a giugno 2022, ha tutta l'aria di poter rimanere in biancoceleste. La Lazio non ha infatti alcuna intenzione di cederlo né ha la necessità economica di farlo. Quindi tutto si può discutere ma il prezzo lo fa Lotito. E trattare con Lotito (e Tare, bravissimi entrambi in questo) è un'impresa per tutti.
Fino a dove siano poi disposte a spingersi le pretendenti al serbo è tutto da vedere. Ma se l'offerta rimarrà attorno ai 70 milioni, la Lazio non avvierà nemmeno trattative.
Intanto, alzato il muro per Milinkovic, la Lazio pensa a rinforzare la rosa. Con De Vrij in uscita, destinazione Inter, Tare si è messo sulle tracce di Kamil Glik, già accostato al Torino e pronto a lasciare il Monaco.