Giaccherini protagonista inatteso. La grinta di Conte è quella della squadra
Buffon 6.5: dieci minuti e la sassata di Nainggolan gli dà il benvenuto all'Europeo. La risposta è da SuperGigi. Il resto è, per uno come lui, roba da quasi ordinaria amministrazione.
Bonucci 7.5: un unico aggettivo, impeccabile. In marcatura non lascia spazio e speranza a che gli gira vicino, imposta quando serve, sforna l'assist che inaugura il nostro cammino francese, evidentemente ricordandosi degli insegnamenti del Pirlo bianconero. E quando serve sa randellare come si deve. Completo.
Barzagli 6.5: poco appariscente ma sempre presente e puntuale, tranne in una sola occasione nel primo tempo quando da un suo errore rischia di nascere una ripartenza pericolosa dei belgi. Ma, appunto, rischia e di conseguenza non macchia una prestazione complicata solo nella ripresa dall'ingresso di un ispirato Mertens.
Chiellini 7: non chiedetegli di toccarla di fino o di appoggiare di precisione per i compagni. Non è il suo: ma quando si immola su De Bruyne si capisce perché è un mattone inamovibile del muro azzurro. Lottatore, uno di quelli che anche un energumeno come Lukaku deve guardare con rispetto, anzi, ossequio.
Candreva 6.5: avanti e indietro, a offendere e proteggere, senza perdere neppure troppa lucidità. Manca nel cross finale, sempre troppo impreciso, ma col suo pendolo continuo tiene comunque occupate le corsie belghe. Si rifà nel finale con l'assist per Pellè.
Parolo 6: paga forse più di tutti l'emozione del debutto. Troppo timido in partenza, alza l'asticella col passare dei minuti.
De Rossi 6.5: regista di testa e muscoli, dove i secondi non arrivano c'è l'esperienza del veterano. Tiene sino ai minuti finali con la tempra dei tempi andati.
Giaccherini 8: un gol lo fa e un gol lo salva. Infila Courtois stoppando di sinistro e rifinendo di precisione col destro e poi si prodiga in una chiusura su De Bruyne che salva Buffon. Protagonista tanto inatteso quanto gradito. Serata da ricordare.
Darmian 6: gioca sottotraccia cercando l'effetto sorpresa giostrando largo, anzi larghissimo, a sinistra ma è quasi a impatto zero nella fase offensiva. Meglio quando si abbassa ma è da un suo errore che nasce un contropiede quasi letale del Belgio. Esce dopo un quarto d'ora nella ripresa perché chiaramente appannato. Da rivedere.
Eder 6,5: ecco perché Conte lo ha scelto preferendolo a Zaza. Fisicamente ha ritrovato la freschezza pre-Inter, l'intesa con Pellè c'è da sempre, gioca di sponda con precisione, eleganza e semplicità. All'occorrenza non gli fa difetto neppure la cattiveria agonistica. Prezioso.
Pellè 7: lascia per strada un gol fatto e se ne vede negare poi uno da Courtois. Alterna cose buone a passaggi a vuoto inattesi ma in sostanza fa quel che deve, alza la squadra, prende botte, dialoga coi compagni e quando vede lo spiraglio ci prova. Cala nella ripresa fino a rialzare la testa nel finale con la girata per il raddoppio azzurro. Imprescindibile.
De Sciglio 6: entra per Darmian e alterna cose discrete ad altre meno buone in fase difensiva.
Immobile 6.5: al posto di Eder per una manciata di minuti si fa vedere con una discesa con tiro che impegna Courtois.
Motta 6: dentro per De Rossi si becca subito un giallo. Ringhia sugli avversari.
All. Conte 7.5: la sua grinta è quella della sua Italia. Stasera più che mai!