Il cammino dei bianconeri dalla A alla Z verso la conquista del sesto scudetto consecutivo
A come Agnelli - Un anno fa erano appena entrati nella storia con il quinto scudetto di fila e guardava già oltre. Perché chi vince non si accontenta mai. Cercava per la sua Juve un posto nella leggenda. Presidente accontentato.
B come bacheca - Nella sua personale l'ex romanista Pjanic mette il primo campionato in carriera. Prima di arrivare in bianconero non aveva vinto nulla: ora due trofei a distanza di pochi giorni. Primo tricolore per l'ex Bayern Benatia, per Dani Alves - che arricchisce un bottino già ricchissimo di coppe - Pjaca e Rincon.
C come capitano - Gigi Buffon. Mai banale, né negli interventi tra i pali né con le parole. Da applausi nelle sue parate da indiscusso numero uno così pure nel duro sfogo contro i vandali di Superga: "Siete più morti dei morti".
D come difesa - Lo zoccolo duro di questa squadra. Schierata a tre o a quattro, a seconda degli uomini a disposizione e dell’avversario. La meno battuta in Italia da sei anni a questa parte e tra le migliori d’Europa.
E come Evra - Dopo tre gol ma soprattutto dopo 202 cross per gli attaccanti, a gennaio il francese dice addio a Torino per Marsiglia. Vuole giocare di più. E a distanza di mesi sono parole di affetto per l'ambiente che ha lasciato: "Nessun rimpianto, solo amore per questa Juve".
F come #finoallafine - Un motto, una parola d’ordine alla fine di ogni battaglia sul campo. Presidente, giocatori, allenatore e tifosi: tutti uniti verso un unico obiettivo.
G come gruppo – E' il segreto di questa Juve, al di là del valore dei singoli protagonisti. E Allegri lo fa rendere al meglio. Nessuno si sente messo da parte. Tutti coinvolti, tutti tesi verso il prossimo traguardo.
H come Higuain - Novanta i milioni sborsati dalla Juve per strappare il Pipita al Napoli. Spesi benissimo. Lo dicono gol e vittorie. Dall’exploit realizzativo in azzurro a una stagione record in bianconero.
I come infortuni – Allegri ha dovuto fare i conti con l’emergenza infermeria soprattutto nella prima parte della stagione: 19 i ko in quattro mesi, difesa e attacco i reparti più colpiti. Defezioni che non hanno influito sul rendimento generale. Chi è stato chiamato in causa (vedi Rugani) ha risposto come meglio poteva.
L come lite – La ragion di squadra prima di tutto. E il pesante battibecco tra Allegri e Bonucci nel finale di Juve-Palermo viene archiviato in fretta con tanto di ‘mea culpa’ da parte del tecnico e punizione esemplare per il difensore.
M come maschera - E' quella che Dybala 'indossa' a ogni esultanza: mano a coprirsi la faccia ma gli occhi ben visibili, spalancati, impavidi. Da gladiatore. E ogni gol è una sentenza: sono io il più forte.
N come Napoli - Atmosfera infernale quella che accoglie l'odiato ex Higuain al ritorno per la prima volta in quello che fu il suo stadio. Fischi assordanti dall'inizio alla fine. Ci pensa Khedira a far gol, il dispiacere - il Pipita - ai suo vecchi tifosi lo darà qualche giorno dopo in Coppa Italia.
O come otto - Sono gli scudetti vinti da Buffon con la Juve. Nella speciale classifica dei bianconeri più scudettati il portiere stacca Bettega e Scirea ed eguaglia il record di Furino.
P come Pjaca - La nota sfortunata di questa annata. Per il talento croato, strappato in estate alla concorrenza di Milan e Inter, due infortuni e una stagione finita con qualche mese di anticipo per la rottura del crociato anteriore.
Q come quattro - "Mercoledì mi sono alzato e mi sono detto 'Ora cambio'". E' il 22 gennaio quando Allegri, contro la Lazio, vara una Juve spregiudicata e ultra offensiva con quattro punte. Non si era mai vista. Sarà la svolta.
R come Roma - La vittoria casalinga sui giallorossi del 17 dicembre, firmata Higuain, vale mezzo scudetto. I bianconeri infatti spediscono la squadra di Spalletti a -7 e si laureano campioni d’inverno con due turni di anticipo.
S come Stadium - Una fortezza inespugnabile. L'uomo in più in squadra. Lo dimostra la striscia di 33 vittorie consecutive, interrotta soltanto dal pareggio nel derby.
T come triplete - Il secondo traguardo verso il tris perfetto è stato raggiunto. Resta l'ultimo ostacolo da superare per rendere indimenticabile una stagione già straordinaria.
U come unica - Sei scudetti di fila. Mai nessuna come la Juve nella storia del campionato italiano a girone unico.
V come Vinovo - Il quartier generale bianconero. Da qui nasce la preparazione e il lavoro di Allegri e della squadra. E qui, a ogni occasione, i tifosi fanno sentire da vicino il loro entusiasmo. "Andiamo a comandare".
Z come Zeman - E il grande nemico alla fine depone l'ascia di guerra: "Spero che a Cardiff vinca la Juve. Allenarla? Certo che andrei ma non mi chiameranno mai…".