Le azzurre sfideranno la Serbia, clamorosa prova di Paola Egonu: 45 punti!
L'Italia del volley femminile scrive una pagina straordinaria dello sport azzurro: la nazionale di Mazzanti è in finale ai Mondiali! In Giappone battuta la Cina in semifinale, 3-2 dopo una partita combattutissima. Paola Egonu regala il successo alle azzurre con il punto del 17-15 al termine di una battaglia infinita. In finale, sabato alle 12.40, l'Italia sfiderà la Serbia. Sarà la seconda finale Mondiale per le azzurre, dopo quella vinta nel 2002.
Storiche, mitiche, meravigliose. Terribili. Sì, proprio così. Le ragazze terribili, quelle che da settimane fanno palpitare il cuore a tutti gli italiani nonostante siano dall'altra parte del mondo, ce l'hanno fatta. Hanno abbattuto, per la seconda volta, la muraglia cinese in questo mondiale. Sabato, alle 12.40, affronteranno la Serbia nella finale. Servirà recuperare energie dopo la battaglia con la Cina, ma il capolavoro della nazionale di Mazzanti è già meraviglioso così. La vittoria in semifinale sulla Cina per 3-2 (25-18, 21-25, 25-16, 29-31, 17-15) è un tuffo al cuore che si trasforma in un grido di gioia: dopo due ore e 15 minuti è l'Italia a festeggiare alla Yokohama Arena.
16 anni fa c'erano Francesca Piccinini, Paola Cardullo, la strepitosa Eleonora Lo Bianco, la miglior giocatrice del torneo Elisa Togut. Con loro tutte le altre passate alla storia per quel successo al Mondiale tedesco, 3-2 in finale sugli Stati Uniti. Era il 15 settembre 2002. Ora ci sono Ofelia Malinov, Miriam Sylla, il capitano Cristina Chirichella, Anna Danesi, Lucia Bosetti, Monica De Gennaro, Carlotta Cambi ma soprattutto l'immensa, infinita, Paola Egonu. Per intenderci, per dare subito le dimensioni di cosa è questa ragazza nata a Cittadella 20 anni fa (li compirà a dicembre): Egonu ha messo a segno 45 punti. Sì, 45, non è un errore di battitura. Ha messo a terra il 38% dei punti azzurri, compreso quello finale, il 17-15 alla fine di un tie-break da infarto.
Ci attende la Serbia, vittoriosa per 3-1 sull'Olanda. Quella Serbia già capace di batterci nel girone delle Final Six e campione d'Europa in carica. Sarà dura, ma il carattere e lo spirito dimostrate dalle ragazze di Mazzanti - ma non lo scopriamo certo oggi - ci fa essere fiduciosi. Sarà una battaglia e nessuna si tirerà indietro. Terribili, fino in fondo.
Le azzurre hanno subito preso in mano la situazione, giocando un primo set autoritario, nel quale hanno messo in mostra tutte le proprie qualità migliori. Nel secondo set le cinesi iniziano ad innescare con più continuità il martello Zhu, 26 punti alla fine del match. E anche una chiamata dubbia dell'arbitro, che fa giocare una contesa su una palla a favore delle azzurre, lancia la Cina alla vittoria del secondo set. Nel terzo set le cinesi sembrano prendere il largo da subito, con un 1-4 che ci spaventa. Ma un parziale di sei punti consecutivi ci porta sul 12-6. La Cina è in confusione e ci regala due punti per due falli di posizione, il set si chiude con due clamorosi ace di Paola Egonu.
Il quarto set è una battaglia epica. La Cina scappa, Zhu ci fa male, Sylla non sempre è precisa. Ma il cuore delle azzurre è immenso e trova in Anna Danesi punti vitali, anche con il servizio. Le azzurre annullano un set point alle cinesi, poi si va ai vantaggi in una lotta punto a punto sfiancante. L'Italia non riesce a trasformare due match point, la Cina infine vince il set 31-29 anche grazie alla chiamata di un challenge.
Il tie-break è un saliscendi di emozioni. Si va punto a punto, con Sylla che trova più continuità, Egonu sempre in ritmo e le cinesi che però difendono tutto. Sul 12-12 lo strappo azzurro: muro di Chirichella, ace di Egonu. Si materializzano altri due match point, ma Egonu torna umana con due errori. 14-14, tutto in bilico. Sempre Egonu ci regala un altro match point, e l'occasione è ghiotta, ma la nostra stella sbaglia un altro attacco: sul 15-15 servono nervi saldissimi. E l'Italia si affida a lei, a questa ragazza nata a Cittadella da genitori nigeriani. Prima un mani fuori, poi un clamoroso attacco dalla seconda linea regalano all'Italia del volley femminile la seconda finale della sua storia.
Italia: Egonu 45, Sylla 23, Danesi 12, Bosetti 9, Chirichella 8, Malinov 1, Cambi, De Gennaro, Parrocchiale; non entrate: Ortolani, Pietrini, Lubian, Chinelo Nwakalor, Fahr.
RIVIVI LA PARTITA CON LA CINA CON LA CRONACA, PUNTO PER PUNTO
17-15!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! EGONU realizza il punto della vittoria, 3-2!!! ITALIA IN FINALE
16-15 ITALIA, punto di Egonu
15-15, Egonu mette fuori
15-14 ITALIA, Egonu stavolta non sbaglia
14-14, pipe out di Egonu
14-13 ITALIA, Egonu sbaglia il servizio
14-12 ITALIA, ace di Egonu. Due match point per le azzurre
13-12 ITALIA, muro di Chirichella
12-12, attacco di Zhu
12-11 ITALIA, attacco vincente di Egonu
11-11, out il servizio delle cinesi
11-10 CINA, Egonu murata
10-10, clamoroso attacco di Zhu
10-9 ITALIA: Danesi con un primo tempo chiude uno scambio infinito!
9-9, attacco vincente di Egonu
9-8 CINA, Egonu non riesce ad attaccare
8-8, grande attacco lungolinea della Cina, l'Italia chiede il Challenge ma la palla è dentro
8-7 ITALIA! Primo tempo vincente di Anna Danesi
7-7: Paola Egonu non sbaglia
7-6 CINA: attacco vincente di Zhu
6-6: out il servizio di Chirichella
6-5 ITALIA! Straordinario muro di Anna Danesi
5-5: Bosetti pareggia
5-4 CINA: fallo di Malinov, doppio palleggio
4-4: muro strepitoso di Sylla! Ma la Cina sta difendendo fortissimo
4-3 CINA: errore in battuta di Egonu
3-3: ancora Sylla! Scambio lunghissimo, palla difficile messa giù
3-2 per la CINA
2-2: Sylla mette giù una bella palla
2-1 per la CINA: muro vincente
1-1: il muro azzurro non contiene l'attacco cinese
1-0 ITALIA: attacco vincente di Danesi
Scambi molto combattuti, l'attacco di Egonu va fuori e la Cina è avanti 4-1. Mazzanti chiama il timeout. Egonu e Sylla ci riportano sotto, ma la Cina - nonostante un errore al servizio, va sul 6-4. Un primo tempo di Chirichella ci avvicina sul 6-7. Una strepitosa Egonu, incontenibile, ci porta sul 9-9. Piccolo break della Cina, grazie ad un ace: 11-9 per le campionesse olimpiche. Con il suo 24esimo punto la Egonu tiene l'Italia in vita: 13-12, il pareggio arriva grazie ad un meraviglioso muro di Lucia Bosetti. Una sfortunata scivolata di De Gennario consente alla Cina di allungare: 16-13 Cina. Si avvicina lo spettro del tie-break: Cina avanti 18-15. L'Italia si aggrappa a Paola Egonu: 18-18 con due punti consecutivi. Il muro di Anna Danesi ci dà il vantaggio: 19-18 Italia! Le azzurre lottano come leonesse, Egonu mette a terra il 20-19, Chirichella il 21-19. L'ace di Danesi ci dà il 22-19. Errore in attacco delle azzurre, avanti 22-21. La Cona non molla: 24 pari, annullato il set point alle cinesi. 25-24 Italia, match point.
Match point annullato, è 25-25. Altro match point azzurre annullato: 26-26. Egonu murata, 26-27 Cina. Egonu annulla il set point: 27-27, ma la Cina ancora avanti 28-27. Set infinito, Egonu fa 28-28. Set point Cina, avanti 29-28. Scambio infinito: 29-29. 30-29 Cina.
Emozioni infinite, la Cina chiama il challenge, la palla è dentro: 31-29 Cina. Si va al tie-break.
Il terzo set parte male per le azzurre, subito sotto 1-4: Sylla in difficoltà, sia in attacco che in ricezione. Anche gli errori in battuta di Egonu non aiutano. Una fast di Chirichella porta le azzurre sul 4-6, ma la svolta arriva quando viene chiamato un fallo di posizione alle cinesi: 5-6. Le azzurre rimontano: prima Bosetti, poi Egonu danno il vantaggio anche grazie a due errori consecutivi delle cinesi, è 10-8 Italia. Sono gli errori della Cina a galvanizzare le azzurre: l'Italia va 14-9 grazie ad un altro clamoroso errore di posizione delle cinesi. Egonu non è devastante come sempre e fallisce un altro servizio, ma è 16-11 Italia grazie all'attacco vincente di Sylla. Le azzurre scappano: una pipe di Egonu brucia la riga, chiamata dentro grazie al challenge richiesto dalla panchina: 17-12. È di Egonu il 19-13, mentre il 14esimo punto è delle cinesi, inutile la chiamata azzurra del challenghe per un tocco a muro che non c'è. Si va avanti punto a punto, con la Sylla che porta l'Italia sul 23-16. Due clamorosi ace di Paola Egonu danno il set all'Italia: 25-16 e 2-1.
Il primo momento di difficoltà per le azzurre arriva con il muro su Lucia Bosetti, con la Cina che sale 7-5. L'Italia inizia a regalare molto in attacco ma resta aggrappata fino al 10-10 grazie ad un bell'attacco di Sylla. Poi sale in cattedra Zhu, che chiama anche due errori di Sylla per il 13-10 Cina. Al timeout tecnico è 16-14 per le cinesi. Qualche errore anche da parte di Egonu, una soluzione offensiva per le azzurre. Polemiche per una palla che l'arbitro fa rigiocare (contesa) nonostante il tocco a muro di Gong non ci fosse stato. Nel finale sono due ace consecutivi di Hu a chiudere il set sul 25-21 per la Cina: è 1-1.
Partono forte le Azzurre, che non lasciano scampo alle avversarie. Il primo break arriva con l'ace di Paola Egonu che mette il primo distacco tra azzurre e cinesi, 4-2. Poi sono Lucia Bosetti e sempre la Egonu a scavare il solco, finalizzato da un attacco di Sylla per il 12-6. Il primo tempo della Danesi porta l'Italia sul 19-12, set chiuso dal primo tempo di Chirichella per il 25-18.
La Serbia è la prima finalista dei Mondiali di pallavolo femminili, in corso in Giappone. La squadra guidata da Zoran Terzic, a Yokohama, ha battuto in semifinale l'Olanda per 3-1, con i seguenti parziali: 25-22, 26-28, 25-19, 25-23. La Serbia domani (non prima delle 12,40 italiane) incontrerà in finale per il titolo la vincente fra l'Italia e la Cina.