Abbiamo provato il nuovo gioco simulativo a due ruote dove la capacità meccanica va a braccetto con il brivido della guida
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Il settore dei videogiochi di stampo motociclistico amplia il suo panorama con un titolo completamente nuovo. Questa volta non si tratta di cimentarsi in gare del Motomondiale o di motocross, rischiare la pelle nelle Road Races o collezionare e guidare un ampio parco di mezzi di produzione, ma di qualcosa di diverso, probabilmente unico. Perché RiMS Racing unisce la guida alla meccanica, spingendo al massimo realismo e personalizzazione. O almeno è questo l'obiettivo di RaceWard Studio, un nuovo progetto tutto italiano, milanese per la precisione, subito appoggiato da NACON.
RiMS Racing, già disponibile per PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S e PC e dal 16 settembre anche per Nintendo Switch, mette a disposizione 8 delle moto più veloci del mondo: Kawasaki Ninja ZX10 RR, Aprilia RSV4, BMW M1000 RR, Ducati Panigale V4R, Honda CBR1000 RR, MV Agusta F4 RC, Suzuki GSXR-1000 e Yamaha YZF R1. Otto gioielli riprodotti con un dettaglio e un realismo senza precedenti, tutte da mantenere e migliorare attraverso un gameplay innovativo, che fonde la precisione meccanica al puro brivido della guida. La sfida in RiMS Racing sta tutta, o soprattutto, nell'essere in grado di smontare completamente la propria moto e sostituire ogni elemento per ottenere il miglior setup possibile, scegliendo tra oltre 500 componenti ufficiali: pneumatici, dischi, pinze, pastiglie, sospensioni, molle, filtri dell'aria, scarichi, pompe dei freni e della frizione, liquidi dei freni, oli motore, ECU, carenature e molto altro.
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Per riuscirci si potranno utilizzare diversi strumenti per identificare i componenti meccanici da migliorare, come il Controllo Stato Moto, che fornisce un'analisi in tempo reale dello stato e delle prestazioni della moto. I giocatori hanno la possibilità di selezionare, gestire e integrare ogni componente richiesto all’interno del quartier generale. Per "testare" le proprie abilità da meccanico oltre che da pilota, avrete a disposizione dieci tracciati reali e storici come Silverstone, Laguna Seca, Suzuka, Nurburgring o Zolder, e anche altri cinque stradali (che si possono percorrere in due sensi di marcia) in Usa, Norvegia, Australia, Spagna e Italia.
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Per capire cos'è e come funziona RiMS Racing bisogna approcciarsi con lo spirito di chi sta per salire in sella a una moto vera, perché qui a farla da padrone è il realismo simulativo. Anche nei livelli di approccio. Dunque, se siete alla ricerca di un arcade o di un sim-arcade, preparatevi a un bello scossone di adrenalina e testa fumante. L'obiettivo non è (solo) vincere le gare, ma trasformare la propria moto supersportiva in un mezzo dal rendimento perfetto, adatto al proprio stile di guida e sempre super performante. Sarete allo stesso tempo pilota, meccanico e ingegnere. Tre anime imprescindibili e indivisibili.
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Entrando nel dettaglio della nostra recensione per PlayStation 4, il cuore della modalità single player è la carriera, ma avete anche la possibilità di cimentarvi in gare singole, in un test privato o nell'Accademia dove dovrete completare una serie di obiettivi per fare vostro il prestigioso casco d'oro. Oltre a un tutorial un po' troppo basico viste le intenzioni del titolo. Come detto, avrete a disposizione otto moto iconiche in rappresentanza di quelle che corrono, che hanno corso o che potrebbero correre nel Mondiale Superbike. Non molte è vero, ma in futuro potrebbero aggiungersene altre anche se, se si vuole restare nel panorama delle top di gamma, al momento questo è il meglio che si possa trovare sul mercato reale.
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Ogni modello è stato riprodotto alla perfezione, grazie alla collaborazione con le case costruttrici, che hanno aperto i rispettivi uffici progettazione, svelando (quasi) tutti i loro segreti. Solo così si può smontare e rimontare ciascun veicolo da cima a fondo, pezzo per pezzo, in modo da poterlo mantenere, aggiustare o migliorare a livello di prestazioni. La prima moto ci viene fornita gratuitamente, mentre le altre ce le dovremo conquistare sul campo. Come pure le componenti a disposizione, da acquistare con i crediti e montare attraverso una serie di minigiochi che vi trasformeranno in un meccanico provetto. In vostro soccorso, comunque, avrete l'aiuto dell'IA, attraverso l'uso della squadra (quando sarà allestita), a cui delegare tali compiti, che almeno all'inizio farete in prima persona e con grande gusto. Il catalogo di parti a disposizione è spettacolare e i veri appassionati impazziranno davanti alla possibilità di cambiare l'impossibile, trasformando la propria moto nel gioiello dei loro sogni.
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Per capire se le vostre scelte sono azzeccate, non avrete solo il cronometro, ma anche il Controllo Stato Moto. Un sistema di telemetria in grado di dirvi in tempo reale se una componente vi fa guadagnare l'agognato decimo o se c'è qualche pezzo che necessita di essere sostituito. Ma potrete verificare pure l'usura delle gomme, lo stato dei freni (in questi due casi è stata fondamentale la collaborazione con Pirelli e Brembo), il livello del carburante e più in generale la possibilità di intervenire sulla gestione elettronica. Che sia direttamente in gara o durante un test.
Il cuore di RiMS Racing è la Carriera: l'obiettivo è ottenere i migliori risultati possibili attraverso un calendario diviso in stagioni con una settantina di eventi che vi regaleranno preziosi crediti e punti team (servono per migliorare e aumentare il personale della vostra squadra) tra gare singole, eventi dell'Accademia, coppe, test e altro. Per farlo dovrete entrare in simbiosi con la vostra moto, da accudire nel quartier generale del team, realizzato con buona fattura. Qui ci sarà anche la possibilità di personalizzare il vostro alter ego pilota con circa duecento accessori ufficiali tra caschi, tute, guanti e stivali (ma non la fisionomia), e quella di decidere la posizione in sella (inclinazione delle gambe, dita da usare con la leva del freno, etc.). Potrete anche decidere con quale moto gareggiare, le condizioni meteo da affrontare, l'usura dell'asfalto, il numero massimo di avversari da sfidare, il consumo di carburante e altro ancora.
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Il pacchetto è completato da un reparto multiplayer online che prevede gare singole, campionati e sfide giornaliere. Molto apprezzata, forse perché non scontata, la presenza dello split screen offline per giocare uno contro l'altro seduti fianco a fianco sul divano. Fatto il punto su cosa vi aspetta, adesso tocca montare in sella e accendere il motore. Ed è qui che RiMS Racing fa la differenza. L'impatto sarà perlomeno sorprendente, per non dire terrificante. La difficoltà è davvero elevata e se non avete mai guidato una moto vera, farete davvero fatica a divertirvi all'inizio. Per questo il consiglio è quello di fare tutto per gradi, senza tentare di ottenere subito i risultati che volete. Partite con tutti gli aiuti artificiali attivati e poi imparate a gestire gas e freni come non lo avete fatto in nessuno degli altri giochi motociclistici provati finora. Anche così, comunque, ogni sbavatura non vi sarà perdonata: le sospensioni reagiranno a ogni sconnessione dell'asfalto, a ogni pizzicata dei cordoli, i freni non vi regaleranno nessun centimetro in più senza farvene pagare lo scotto con un lungo o, peggio, una caduta. Serve dolcezza e precisione per far girare la moto, controllare le impennate e non consumare eccessivamente le gomme. La risposta al pad è davvero sensibile, anche se sotto la pioggia le differenze di guida richieste sono minori di quanto ci saremmo aspettati da un titolo del genere.
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Si fa sentire anche la mancanza del meteo variabile, seppure le condizioni della pista cambino di giro in giro e la traccia si asciughi col passare dei chilometri in caso di bagnato. Non mancano alcuni nei come un'IA degli avversari non molto intelligente, schianti e cadute a volte poco realistici e qualche inciampo tecnico imputabile alla gioventù del progetto. Dal punto di vista puramente grafico, le moto sono riprodotte in maniera eccellente e i cruscotti ancora di più. Un po' meno le piste, i tracciati e l'usura dell'asfalto. I modelli e le animazioni di piloti e meccanici potrebbero essere un po' più realistici e anche ombre ed effetti (bagnato in testa) non sempre brillano. Al contrario, il reparto audio rasenta la perfezione con il rombo dei diversi motori, che fa venire la pelle d'oca e una colonna sonora davvero azzeccata. Ottima pure la sensazione generale di velocità, soprattutto utilizzando l'eccitante visuale all'interno del casco o la telecamera davanti al cupolino.
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Nel complesso, si tratta di un gioco non ancora perfetto dal punto di vista realizzativo e magari con la necessità di aver qualche moto e tracciato in più, ma capace di coinvolgere chiunque saprà superare il primo scoglio dato dalla difficoltà sopra la media. Altrimenti lo lascerete a prendere polvere. Se, però, il vostro sogno di appassionato motociclista è poter montare e smontare la vostra belva, sappiate che solo RiMS Racing lo può esaudire.