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Ride 5, il Paradiso dei motociclisti esiste ed è aperto a tutti

Da Milestone arriva il quinto capitolo della serie, riservato a console e pc di attuale generazione: la recensione

di Alberto Gasparri
24 Ago 2023 - 14:57

La moto è innanzitutto una passione viscerale, anche se con il tempo si è trasformata nella perfetta soluzione ai problemi di traffico e inquinamento. Ma se la serie Ride è arrivata al quinto capitolo, lo deve soprattutto alle emozioni che solo le due ruote a motore sanno regalare. Oggi, guidare la moto dei propri sogni sulle piste più famose del mondo può diventare realtà grazie a Ride 5. Disponibile per PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC, lo storico e affermato franchise dell'italiana Milestone approda a tre anni di distanza dal precedente episodio e vi farà godere di una modalità carriera rinnovata, che per la prima volta nella serie include una voce narrante per introdurre gli oltre 200 eventi giocabili e i 10 rivali che si aggiungeranno alla modalità di gioco in una dimensione competitiva.

Gli eventi della carriera si svolgono attraverso due percorsi, offrendo una progressione principale semplice e una serie secondaria di eventi per gare ad alto rischio e alto guadagno di crediti. Per quanto riguarda i rivali, questi temibili avversari sono i migliori piloti del gioco. Hanno personalità, background ed estetica unici e i loro percorsi si intersecano in modo cruciale con i progressi del giocatore. Superarli è essenziale per raggiungere la vetta delle classifiche, un nuovo sistema di ranking che tiene traccia delle prestazioni dei giocatori nella loro scalata per diventare i migliori piloti del mondo. Gli sforzi dei giocatori nella modalità carriera si riflettono anche nell'evoluzione del loro quartier generale, che diventa più grande per ospitare un numero sempre maggiore di meccanici e ingegneri in base alla loro posizione globale.

© ufficio-stampa

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Una caratteristica a cui Milestone tiene molto è il nuovissimo Sky System, che simula accuratamente il ciclo giorno-notte. Il sistema include nuvole volumetriche 3D che popolano gli orizzonti, cambiando dinamicamente forma e interagendo con la luce in base alla loro densità, dando vita a panorami mozzafiato. Inoltre, il nuovo sistema di meteo dinamico calcola in tempo reale le temperature della pista e dell'aria, simulando cambiamenti climatici realistici e aggiungendo imprevedibilità alle gare.

© ufficio-stampa

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Tra le tante novità introdotte, spiccano poi il ritorno della modalità split-screen per sfide fianco a fianco sul divano di casa (online è previsto il cross-play tra console e su pc) e il Race Creator. Con questa ultima funzione, i giocatori hanno la possibilità di progettare le proprie gare e i propri campionati, controllando ogni singolo aspetto della competizione, come i sistemi di punteggio e di regole, nonché le categorie di moto ammesse. La personalizzazione si estende anche ai piloti controllati dall'intelligenza artificiale, consentendo ai giocatori di personalizzare le loro moto, le loro tute e persino di scegliere gli avversari che desiderano affrontare.

All'approccio in occasione della nostra recensione approfondita su PlayStation 5, la prima cosa che balza all'occhio è il menù: pulito, ma curato e soprattutto ben strutturato e facilmente gestibile. Carriera, varie modalità di gare singole, comparto multiplayer e l'onnipresente editor grafico per moto, tute e caschi con l'aggiunta delle corse personalizzate, completano il pacchetto dei contenuti.

© ufficio-stampa

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Il clou, chiaramente, è la carriera, che si libera delle prove per la patente e vi getta subito nella mischia dei quattro capitoli (Giù la Visiera, Ambizione Bruciante, A Tutto Gas, La Strada per la Vittoria), a loro volta suddivisi in una lunga serie di sfide tra gare singole, prove di endurance, campionati, prove a tempo e non solo. Varietà e quantità non mancano di certo, anche se alla lunga si rischia di finire prede di una certa ripetitività. Ride 5 non è una pura simulazione motociclistica, ma un simcade capace di accontentare tutti, neofiti e smanettoni. Seguendo il classico percorso di avversari sempre più forti, mezzi sempre più potenti e possibilità di personalizzarli sempre più ampia. Pure il livello di difficoltà con cui vorrete cimentarvi è tutto nelle vostre mani, potendo scegliere tra un range molto ampio di intelligenza artificiale e una serie di aiuti, che a volte possono risultare fin troppo invasivi al fine del divertimento.

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Chiaramente, per gli appassionati contano, e non poco, il numero dei tracciati su cui sfogarsi e ancor di più il garage a disposizione. In entrambi i casi l'abbondanza non manca, con l'introduzione di nuove piste, tra le 38 disponibili al lancio, come Autopolis, Sonoma Raceway, Almeria, Valencia, ma anche alcune chicche che rispondono al nome di Le Mans con il suo circuito della 24 Ore e la stradale North West 200 in Irlanda del nord. E poi ben oltre duecento moto dei marchi più prestigiosi, con alcune "special" trasportate direttamente dal mondo delle corse passate e presenti. Entrambi ampliabili con il Season Pass e i vari Dlc aggiuntivi previsti dallo sviluppatore.

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Tra le novità che più ci sono piaciute, ecco le gare di durata, che permettono di fermarsi ai box per sostituire le gomme e rifornire il carburante. In questo caso pesano il consumo di benzina e il degrado (fisico e grafico) degli pneumatici. Si tratta di eventi che vanno dai 20 minuti alle 24 ore di durata, con la possibilità di salvare e riavvolgere le corse. Perfetto per rendere ancora più avvincenti le gare di endurance è il meteo dinamico, che va a completare il pacchetto climatico: si possono modificare a piacimento le condizioni della luce (alba, mattino, pomeriggio, tramonto, notte), l'orario di inizio e il meteo fisso (sereno, nubi sparse, nuvoloso, coperto, pioggia leggera, piovoso).

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Ma come si comporta la moto una volta in sella? Il modello di guida non è di quelli estremi e super punitivi, ma lascia ampio margine di modulabilità anche se all'interno di limiti ben definiti. Come detto, con tutti gli aiuti a pieno regime (frenata, sterzo, accelerazione, traiettoria ideale e altri parametri), l'esperienza risulta un po' "castrante". Il nostro suggerimento è quello di andare a eliminare poco per volta le varie diavolerie introdotte da Milestone per godersi appieno una guida davvero divertente e realistica. Quanto al capitolo IA, abbiamo riscontrato alti e bassi. Se è vero che gli avversari ci sono parsi un po' più combattivi e furbi rispetto ai precedenti capitoli, lo è altrettanto che molto spesso non si accorgono di quello che sta capitando attorno e tendono ad andare per la loro strada senza dare vita a duelli più realistici con gli altri piloti. In questo caso la prevedibilità viene a galla con il passare delle gare.

Dal punto di vista grafico, il fatto di essersi concentrati esclusivamente su console di attuale generazione ha eliminato parecchi compromessi, ma a livello visivo abbiamo notato alcune differenze a seconda dell'illuminazione e della visuale. Il meglio in termini di realismo Ride 5 lo dà quando il sole lascia spazio alle nuvole e sullo schermo compare la pioggia con relative ombre e riflessi. Al contrario, con il sole pieno c'è un certo appiattimento generale. La visuale in terza persona, poi, non riesce a regalare quei brividi, che ci si aspetterebbe in frenata e accelerazione. Intendiamoci, risoluzione e framerate sono sempre al top, ma manca quel guizzo capace di stupire.

© ufficio-stampa

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Per fortuna alla resa puramente visiva si aggiungono quella acustica e quella sensitiva. La prima vi immerge appieno nel sound dei vari frazionamenti dei motori e in tutto quello che è il contorno audio (frenate, scivolate, contatti tra carene...) anche se la colonna sonora non è da Oscar. La seconda riesce a sfruttare le funzioni del controller DualSense con i grilletti adattivi che reagiscono all'uso di freni (soprattutto) e acceleratore e le vibrazioni che rendono il contatto con l'asfalto. Insomma, nel suo complesso Ride 5 è l'ennesimo passo avanti di una serie di successo, che non si prende rischi tecnici, ma preferisce puntare sui contenuti. Perfetto per il motociclista modello, un po' meno per chi vorrebbe provare qualche brivido in più.

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