Il team italiano, leader assoluto nel settore dei videogame motoristici, colpisce e si evolve ancora
di Umberto PorrecaRide è ormai entrato nel cuore di ogni appassionato di moto: dal 2015 l'opera di Milestone ha fatto passi in avanti enormi a ogni nuovo capitolo. Il quinto, in uscita il 24 agosto (nei prossimi giorni la nostra recensione completa dopo questa prima presa di contatto avvenuta nella sede di Bmw a Monaco di Baviera), non è da meno: fisica, intelligenza artificiale, oltre 200 moto di ogni tipo, una carriera profondissima e ben 44 tracciati la fanno da padrone in un gioco non semplice, ma estremamente gratificante.
La prima cosa che salta all'occhio, selezionando la modalità Gara Veloce, è la cura estrema che il team ha messo nel differenziare i vari tipi di moto: passando da una sportiva a una naked il giocatore deve cambiare stile di guida per non finire in ghiaia alla prima curva. Il modello di gioco è complesso e i settaggi sono tantissimi, dalla potenza della frenata alle sospensioni fino a scegliere il grado di aggressività avversario. In questo caso è disponibile una barra che permette di settare quanto gli altri piloti siano cattivi in pista da 1 a 100 in percentuale: nella nostra prova siamo partiti da un 65%, e in rettilineo spesso e volentieri non sono mancate manovre al limite del legale da parte dell'IA che non si fa problemi a spingervi contro i muri o contro i guardrail facendovi rovinare a terra. La parte più complicata di ogni gara è la gestione dei freni: le moto, con le impostazioni base, faticano ad assicurare una frenata che non ci faccia andare lunghi o addosso agli avversari. L'auto-brake, la disattivazione degli aiuti e una concentrazione estrema nello scegliere il punto dove iniziare la manovra aiutano, ma serve comunque molto esercizio e all'inizio gli incidenti saranno moltissimi per i novizi di Ride. Verrebbe da definirlo un "Dark Souls delle moto" vista la precisione millimetrica richiesta per eseguire curve perfette, per un gioco che non si fa problemi a punirvi per sbavature e disattenzioni.
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A livello tecnico il gioco è di alto profilo: i modelli delle moto sono super definiti e dettagliati, il sonoro è aderente e coinvolgente. I ragazzi di Milestone in occasione della presentazione del gioco hanno spiegato a fondo le tecniche utilizzate per tracciare i suoni di ogni diversa moto: il risultato, frutto di un lavoro a dir poco colossale, è soddisfacente. Interessante e ben inserito il meteo dinamico, settabile dal menù del gioco, che può trasformare una gara asciutta notturna in un inferno di pioggia e scivolate a causa di una frenata azzardata. Molto bello anche il nuovo sistema di nuvole 3D inserito nel gioco, che rende gli scorci di pista spettacolari e suggestivi.
Il fulcro del gioco, comunque, è la modalità carriera: tantissimi eventi diversi, più di 200, partendo dalle basse categorie per arrivare alla cima del mondo affrontando dieci diversi rivali che faranno di tutto per mettervi i bastoni fra le ruote in un vero tour mondiale attraverso tutte le piste proposte nel gioco. Questi avversari, diversi dagli altri, molto più forti e pericolosi, saranno dei veri banchi di prova per superare le gare più difficili. Infine, c'è la Race Creator: potrete ricreare le vostre gare, settando fino al più piccolo dettaglio, dal numero di giri alle regole alle categorie ammesse spaziando per tutto ciò che può venirvi in mente di personalizzabile.
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Non c'è stato modo di testare l'online del nuovo titolo Milestone, ma le intenzioni degli sviluppatori sono chiare: Ride non è un simulatore. Non vuole esserlo, ma mira bensì a essere un inno alla passione motoristica, alla cura per il dettaglio di guida e per il divertimento a bordo delle centinaia di bolidi messi a disposizione su tracciati reali e non. Non si tratta di un gioco semplice, il primo impatto è duro e può essere frustrante senza la necessaria perserveranza per imparare i rudimenti e i segreti vitali per sopravvivere nella giungla a due ruote di Ride 5.