Cinque vittorie e un secondo posto nelle tre gare che preparano al Mondiale
Ben 50.000 euro incassati, ma non sono quelli a fare la felicità. Per Tony Cairoli, a due settimane dal via del mondiale in Qatar, è molto più importante la consapevolezza di essere in forma, di avere al momento qualcosa in più dei rivali. Gli Internazionali d’Italia di motocross, 3 prove disputate a Riola Sardo, Malagrotta, alle porte di Roma, e Ottobiano, pianura pavese, ci hanno riconsegnato quel 222 che nelle due ultime stagioni, complici vari infortuni, non si era visto. Sabbia o fondo duro che sia, Tony ha danzato come solo lui sa fare, leggero e veloce, cattivo e chirurgico nei sorpassi. 6 manche corse, nelle due categorie MX1 ed Elite, 5 vittorie ed un secondo posto, come dire zitti tutti.
Non mancavano gli avversari tosti, i due campioni del mondo che gli hanno sbarrato la strada verso il nono titolo nel 2015 e 2016, ovvero Romain Febvre e Tim Gajser. Cairoli se li è bevuti come si fa con un caffè al bancone del bar, mentre maggiore resistenza ha opposto Jeremy Van Horebeck, il belga che con la Yamaha vuole quest’anno dare un po’ di dispiaceri in giro. Ma Tony e la sua KTM sembrano al momento imprendibili, questo hanno raccontato tre gare seguite da grande pubblico. A Ottobiano, dopo un infortunio in allenamento, si è visto anche Jeffrey Herlings, il fenomeno olandese che sale di categoria per sfidare Cairoli e il mondo. Ma non gli è andata bene: al terzo giro della MX1 si è cappottato in avanti coinvolgendo anche Gajser.