Il decesso risale al giorno di Natale ma la Casa giapponese ne ha dato annuncio solo oggi
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Se ne è andato il giorno di Natale (all'età di novantaquattro anni) Osamu Suzuki, per più di quarant'anni alla guida di Suzuki Motor Corporation. È stata la stessa Casa multinazionale dell'automotive della quale portava il nome a darne l’annuncio venerdì 27 dicembre, due giorni dopo il decesso a causa di un linfoma e a funerali (privati) avvenuti. Suzuki aveva lasciato nel 2021 l'azienda, cedendone il comando al primogenito Toshihiro Suzuki ma rimanendone uno dei consiglieri, ancorché privo di incarichi operativi. Nato nel 1930, Suzuki è stato a lungo uno dei grandi personaggi dell'industria automobilistica e motociclistica mondiale. In Giappone la sua viene considerata prima di tutto l'uscita di scena di uno dei padri fondatori della grande industria nazionale. Assunto l’incarico di presidente di Suzuki Motor Corporation alla soglia dei cinquant'anni (nel 1978), Suzuki aveva portato la Casa di Shizuoka a moltiplicare (fino a dieci volte tanto) le vendite della city car giapponesi: in patria e poi anche sull'intero mercato asiatico e in particolare in India. Suzuki aveva anche ricoperto la carica di CEO, rassegnando le sue dimissioni nel 2016, in seguito ad uno scandalo legato ad alcune irregolarità emerse nei test sui consumi e le emissioni dei propri veicoli.