Il pilota GT: "Hanno 7 e 13 anni e promettono molto bene"
di Simone Redaelli© ufficio-stampa
"Niccolò Perico ed Enzo Tarnvanichkul, segnatevi questi due nomi", parola di Matteo Cressoni. È sicuro il pilota italiano GT che li ha visti crescere e gli sta facendo da coach con il sogno di portarli in Formula 1. Per ora, i due giovani talenti si stanno mettendo in mostra tra i kart. Niccolò Perico ha solo 7 anni, ma ha già dimostrato di andare forte, molto forte: "Il 15 dicembre compirà 8 anni e quindi potrà correre tutte le gare nazionali e internazionali. Al momento ha fatto quattro gare tra Lituania ed Estonia (dove il limite d'età è inferiore, ndr) conquistando un sesto posto come miglior risultato contro bambini più grandi", ci racconta Cressoni.
A tre anni era già alla guida: "Il papà Alessandro Perico, rallysta molto conosciuto in Italia, l'ha messo subito sul kart e poi da due anni gli sta facendo guidare, in totale sicurezza, anche una Mitsubishi Lancer adattata per le sue misure e i video stanno spopolando su youtube. Traversi e salti su terra e asfalto". Un po' come Kalle Rovanpera che si è appena laureato campione del mondo Wrc a soli 21 anni, il più giovane nella storia. Nel futuro di Niccolò, però, c'è la pista: "L'obiettivo è quello di arrivare in Formula 1, ora stiamo scegliendo con quale team di kart iniziare la sua prima vera stagione da pilota".
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Un percorso lungo che necessità anche di tanti soldi: "Il motorsport ha dei costi importanti per non dire impressionanti. Servono quasi 10 milioni di euro per arrivare in F1 e abbiamo già trovato degli investitori che credono nel progetto e sono pronti a supportare la carriera di Niccolò. Oltre a fargli da coach, lo seguo anche come manager", spiega il pilota IronLynx impegnato in Wec e in Elms al volante della Ferrari 488 GT3 EVO.
Tanto lavoro in pista, ma non solo: "Niccolò si allena molto anche al simulatore. Ha a casa un MC World Racing Simulator che è stato adattato anche per il rally".
Poi c'è Enzo Tarnvanichkul che di anni ne ha 13, classe 2009, ed è già sul tetto del mondo: "A metà settembre si è laureato campione del mondo a Sarno nella OK-Junior con Tony Kart". Nazionalità spagnola, ma origini thailandese: le due bandiere campeggiano sul suo casco. Cressoni lo ha visto crescere e ha speso tantissime ore con lui a Lonato per allenarlo: "Che grande soddisfazione vederlo sul tetto del mondo". Le prossime tappe? "Farà ancora una stagione completa in kart, ma inizierà a fare i test anche con la Formula 4".
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Il futuro è dalla loro parte: "Io correrò ancora due-tre anni, poi mi concentrerò a tempo pieno sull'attività di coach e con loro ci sono ottime prospettive", conclude Cressoni. Stay tuned.
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