Il campione alsaziano supera Al-Attiyah in un intensissimo finale, nelle moto il cileno torna leader dopo due giorni no
Alla Dakar 2019 una sesta tappa durissima e spettacolare, la Arequipa-San Juan de Marcona, saluta il trionfo nelle auto di Sebastien Loeb, primo dopo una battaglia sul filo dei secondi con Nasser Al-Attiyah e il sorpasso decisivo nel finale. Francese ora secondo in classifica generale, dopo il crollo di Stephane Peterhansel. Carlos Sainz ottimo terzo al traguardo. Nelle moto Pablo Quintanilla si prende tutto: tappa e leadership in classifica.
AUTO
Giornata molto complicata e soprattutto selettiva quella della sesta tappa della Dakar 2019, con il lungo tragitto da Arequipa a San Juan de Marcona che ha mischiato le carte nel corso dei suoi 838 km complessivi per poi riproporre nel finale i big più attesi. A vincere è stato ancora una volta Sebastien Loeb, sempre più a suo agio sulle dune cilene dopo un avvio di rally complicato. E c'è da chiedersi dove si sarebbe potuto ritrovare l'alsaziano senza le battute a vuoto dei primi giorni. Dopo un lungo testa a testa sul filo dei secondi con Nasser Al-Attiyah, è stato infatti il fuoriclasse della Peugeot a prevalere al traguardo, superando il rivale qatariota al settimo parziale. Una vittoria importante, giunta nonostante un errore al km 272 commesso da entrambi, con Loeb in grado di ridurre al minimo i danni rispetto al portacolori della Toyota. Chi ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie è stato invece Stephane Peterhansel: 'Mister Dakar' ha infatti perso ben 22 minuti sulle imponenti dune di Tanaka ritrovandosi nono, per poi lanciarsi in una difficile rimonta. Tornato quinto a meno di 12 minuti, l'esperto francese ha dovuto cedere qualcosa negli ultimissimi km con una Mini in non perfette condizioni, chiudendo a 18'49''. Ora in classifica generale è staccato di 41'14'': difficile pensare di poter lottare per la vittoria finale. Partenza complicata e finale quasi trionfale invece per l'altra Mini, quella di Carlos Sainz: undicesimo al via, lo spagnolo ha corso con grande attenzione per tutta la giornata e, superata una piccola defaillance prima del terzo settore, ha recuperato terreno su tutti gli avversari, chiundendo addirittura terzo a 6'56''. Quasi opposta, invece, la prova di Bernhard ten Brinke: il sudafricano è rimasto al terzo posto per quasi tutta la giornata, crollando solo nel severissimo settimo settore, dove ha accumulato buona parte dei 27'29'' che lo hanno costretto al nono posto finale.
MOTO
La faticosissima sesta tappa della Dakar 2019 ha salutato il grande ritorno di Pablo Quintanilla, che dopo le difficoltà degli ultimi giorni è arrivato davanti a tutti sul traguardo di San Juan de Marcona, ma soprattutto si è ripreso la testa della classifica generale. Il cileno della Husqvarna ha dimostrato di essere in forma sin dalle primissime fasi della prova speciale. Ma lo strappo decisivo è stato l'ultimo, quello degli ultimi 127 km in cui è riuscito ad accumulare un vantaggio via via crescente sugli inseguitori. L'unico in grado di tenegli testa è stato Kevin Benavides, l'argentino della Honda classificatosi secondo al traguardo con un ritardo di 1'52''. Alle sue spalle le due KTM di Matthias Walkner, terzo a 4'21'' dopo una furiosa rimonta nelle fasi finali, e Toby Price, a 4'48'' e ora terzo nella classifica generale. Che non è più comandata da Ricky Brabec, quinto di giornata a 7'30'' da Quintanilla. E ora proprio il cileno lo precede in classifica di 4'38''. A crollare è stato invece Sam Sunderland: il vincitore della quinta tappa ha perso 22'59'' nel corso di una giornata resa ancora più complicata dal fatto di essere il primo del gruppo a correre. Al termine del quarto parziale il britannico si è ritrovato addirittura al quindicesimo posto, per poi chiudere dodicesimo e dover ripartire da un amaro settimo posto in classifica generale. Nella quale va rimarcato il diciannovesimo posto del primo italiano, Maurizio Gerini.