Abbiamo provato il nuovo capitolo con licenza ufficiale Fia, tra carriera estesa e clima dinamico
Magari non sarà come negli anni d'oro, ma di sicuro il rally sta vivendo un periodo di grandissimo interesse e spettacolarità. Grazie ai tanti piloti in lotta per il titolo e alla presenza di numerose case automobilistiche impegnate in forma factory. Insomma, c'è fame e voglia di questa disciplina tra gli appassionati del motorsport e anche per questo era grande l'attesa per l'uscita di WRC 8, l'ultimo capitolo del videogioco ufficiale dedicato al campionato del mondo. Anche perché il precedente era datato 2017 e la crisi d'astinenza cominciava a farsi sentire... Una mancanza colmata da questa uscita per PS4, Xbox One e PC (dal 19 settembre), mentre per la versione su Nintendo Switch bisognerà aspettare novembre.
L'attesa, lo diciamo subito, non è stata vana perché i ragazzi di Kylotonn hanno fatto davvero un buon lavoro, riproducendo sullo schermo le emozioni della guida in derapata, che pure negli ultimi tempi ha sfornato titoli di livello assoluto. Senza, però, avere la licenza Fia del campionato del mondo rally 2019. Che vi permetterà di avere a disposizione qualcosa come un centinaio di prove speciali in 14 nazioni, le auto (comprese alcune leggendarie come la Lancia Stratos) e i piloti di 52 squadre, esaltati da una fisica rinnovata e dal clima dinamico che renderà imprevedibile ogni gara. Proprio quest'ultima è la grande novità tecnica dell'edizione 2019 di WRC, insieme a una modalità carriera più completa e, per certi versi, complessa. La scalata al trono di Sebastien Ogier è stata riprogettata da zero per farvi vivide ancora più in profondità il mondo dei rally. Adesso il giocatore, non solo potrà indossare i panni di un vero pilota professionista e competere nelle varie categorie per diventare finalmente il numero uno, ma come parte integrante del team, dovrà pianificare il calendario, gestire la sua squadra, reclutare nuovi membri e sviluppare le migliori strategie per vincere.
Ma andiamo con ordine in questa nostra prova, che si è svolta su PS4. In un menù di buon impatto grafico spiccano le classiche modalità di partita veloce (sui tracciati del Mondiale con le auto ufficiali o storiche), carriera, stagione (che al contrario della carriera vi impegnerà soltanto nella guida), area test (una sorta di mini open world in cui potrete scorrazzare con la vostra belva) e allenamento per migliorare il vostro livello in specifiche aree di guida. Quanto al multiplayer, a fianco delle sfide online singole o in una lobby, potrete divertirvi con uno splitscreen locale e verticale sempre gradito. Non mancano le sfide settimanali online e una sezione dedicata agli eSport. In attesa di conoscere il vincitore del campionato virtuale 2019 (la finale è in programma a inizio ottobre in occasione del Rally del Galles), potrete già allenarvi per presentarvi al top della forma quando a gennaio, in concomitanza con la gara dei Monte-Carlo, inizierà la cavalcata verso le finali mondiali della eSport WRC Competition 2020. Molto scenico, invece, il parcheggio in cui potrete ammirare le auto di WRC 8 da ogni angolazione e con diversi tipi di luce. Da perderci le ore. Come pure dettagliatissima è la DriverCard con tutte le vostre statistiche, comprese quella della massima velocità raggiunta o del numero di salti effettuati.
Elementi di contorno, che potevano forse essere affiancati da qualche altra "chicca". L'impressione, infatti, è che la licenza ufficiale non sia stata sfruttata al massimo, soprattutto per quanto riguarda l'atmosfera all'interno del paddock (freddina) e la scarsità di intermezzi o scene più o meno statiche. Di sicuro con WRC 8 vi ritrovate per le mani un gioco che ha fatto un bel passo avanti rispetto al suo predecessore, in cui l'aspetto simulativo ha preso un netto vantaggio grazie a un maggiore numero di settaggi a disposizione e a numerose variabili personalizzabili per accontentare il neofita come il pilota professionista. Meglio se, per sfruttarlo al massimo, disporrete di un volante e di una pedaliera, visto che con il pad in mano le sensazioni non raggiungono lo stesso apice. Certo, qualcosa di meglio poteva ancora essere fatta. Perché se il feeling alla risposta dei comandi è davvero buono, la fluidità e velocità di gioco non è ai massimi livelli, mentre alcuni dettagli grafici andrebbero perfezionati. Le auto sono ben realizzate nel complesso, ma ad esempio ruote e pneumatici potrebbero essere meglio definite e gli interni sono davvero spogli e anonimi, poco racing davvero. E anche le colorazioni, forse troppo brillanti, tendono a rendere le vetture un po' meno naturali. Il che, inserito in tracciati un po' piatti e affiancato da danni non sempre realistici, ha inficiato un po' l'aspetto grafico.
Quanto al meteo dinamico, è sicuramente un bell'upgrade anche se le differenze in gara tra una fase di asciutto e una di bagnato, ad esempio, non sono così nette come forse ci si aspetterebbe. Dal punto di vista visivo, però, fa la sua figura. A livello di contenuti, l'unica vera novità è la nuova carriera "estesa". Si parte con una vettura Junior WRC o WRC 2 a vostra scelta e da qui si inizia la corsa al titolo. Doversi concentrare anche su tutto quando non è solo volante, acceleratore e freni,rende l'avvicinamento al trono ancora più coinvolgente e allontana il momento in cui ne avrete abbastanza. Vi ritroverete a muovervi nella vostra officina che farà da quartier generale del team, tra zone dove si lavora sulla macchina, migliorando le sue prestazioni e scegliendo gli assetti migliori, e gli uffici in cui dovrete programmare la stagione tra prove, gare e sfide, ma anche decidere chi arruolare in squadra tra meccanici e manager e tenere i rapporti con il mondo esterno. Insomma, avrete un bel daffare. Nella norma, invece, il resto anche se disporre di tutti quei tracciati è un bonus non da poco per i malati del rally.