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Lo spagnolo della Ducati completa il weekend perfetto, sul podio con lui Razgatlioglu e Bassani, out RinaldI
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Dominio assoluto per Alvaro Bautista nel weekend di Superbike a Misano. Dopo aver trionfato in gara-1 e nella Superpole Race, lo spagnolo della Ducati vince anche gara-2, surclassando tutti i suoi avversari. Il campione del mondo precede al traguardo Toprak Razgatlioglu su Yamaha e Axel Bassani, sulla Ducati Motocorsa Racing. Out invece Rinaldi, caduto a sei giri dalla fine dopo un contatto con il turco della casa giapponese.
Non ce n’è per nessuno: Alvaro Bautista domina anche a Misano, nel round dell’Emilia-Romagna di Superbike, corso davanti a 70mila spettatori nei tre giorni. Il Campione del Mondo, dopo aver vinto gara-1 e Superpole Race, trionfa anche in gara-2, precedendo al traguardo Toprak Razgatlioglu su Yamaha e Axel Bassani, sulla Ducati del team Motocorsa Racing. In partenza il turco della Yamaha impensierisce le due Ducati, con un ottimo spunto che lo porta in prima posizione. L’exploit del numero 54 però dura solo poche curve, perché Bautista prima e Rinaldi poi tornano subito nelle prime due posizioni, sfruttando anche la potenza della moto di Borgo Panigale in rettilineo. Fatica invece Jonathan Rea, che lotta con Bassani ma solamente per le prime posizioni al di fuori del gradino del podio. Il suo compagno di squadra Lowes lascia la gara nelle prime battute, per via di una caduta. La vera lotta impegna maggiormente i piloti nelle retrovie: tra questi un ottimo Danilo Petrucci, settimo al traguardo, e Locatelli, che chiude appena davanti a lui, al sesto posto. A sette giri dalla fine si rinfiamma la sfida tra Rinaldi e Razgatlioglu, con il pilota Yamaha che si riporta in seconda posizione. Nel passaggio successivo l’italiano della Ducati prova a riprendersi il secondo gradino del podio, ma commette un grave errore sfiorando la gomma posteriore del turco e finendo poi a terra. Le posizioni si cristallizzano nel finale, con Bautista che taglia il traguardo davanti a tutti. Lo spagnolo allunga clamorosamente nel mondiale, toccando quota 298, a +86 su Razgatlioglu, secondo in campionato.
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