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Il "Dottore" guida bene, si diverte, ma è nel pit stop che arriva l'errore che lo condanna al 17° posto finale
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Voleva divertirsi e lo ha fatto, ma un errore da principiante ha compromesso il risultato finale. A Imola, dopo un buonissimo stint in pista, Valentino Rossi chiude 17° al suo esordio in GT World Challange a causa di una incomprensione durante il pit stop. Il "Dottore", soddisfatto del lavoro portato a termine, si è rimproverato: "Peccato, avevamo un buon potenziale e stavamo andando forte. Tante cose positive, però peccato perché potevamo fare bene e l'errore ai box è stato stupido e ci ha fatto perdere tempo. Abbiamo fatto tempi buoni, ma succedono tante cose".
"Quando sono rientrato ai box cercavo il mio uomo, era rimasto incastrato da un'altra macchina e non l'ho visto più. Appena me ne sono reso conto è stata dura da digerire, anche perché non sapevamo cosa aspettarci e volevamo entrare tra i primi 10 e ci stavamo riuscendo. Un grande peccato, però ci sono tante cose da imparare e si fa esperienza" le parole di Rossi.
Valentino ha poi fatto un'attenta analisi: "Fin quando non sei in gara è difficile capire, ma vedremo come continuerà. Ho sempre cercato di fare gare per imparare e perché mi piace guidare la macchina, ma quest'anno abbiamo cominciato a fare i test e il livello è altissimo. È una situazione diversa, qui ci sono piloti fortissimi e anche quelli che corrono con me lo sono. Bisogna stare sempre concentrati, in gara ci sono dei momenti difficili che mettono alla prova la concentrazione".
"Il mio errore è stato concentrarmi sul mio lollipop giallo fluo e non l'ho visto. Non siamo qui a vedere chi ha la colpa di quello che è successo. Mi sono divertito tanto, ma ci sono tante cose da migliorare e la qualifica è molto difficile. Se prendi il feeling con la macchina è una cosa, salire a freddo è invece un'altra".
Poi il pensiero sui tifosi: "Prima le gare non avevo gran seguito, oggi c'era una bella atmosfera e mi sono quasi sentito in una gara di MotoGP. Guidare da papà? Mi piace essere babbo, ma quando sono in macchina o in moto non ci penso mai".