Secondo quanto riporta Tuttosport, le provette che portarono alla sua squalifica furono manomesse: il 12 settembre l'udienza
Giornata assolutamente da ricordare per Alex Schwazer. Proprio nel giorno in cui il marciatore altoatesino ha detto sì alla madre di sua figlia, Kathrin Freund, nella chiesa di Vipiteno, Tuttosport ha pubblicato infatti le prime - clamorose - anticipazioni sulla perizia effettuata dal Ris (Reparto Investigazioni Scientifiche) di Parma sul campione di urine del marciatore che ne causò la squalifica per doping tre anni e otto mesi fa (era il gennaio del 2016).
Il quotidiano torinese, in un articolo a firma Xavier Jacobelli, svela che di fatto le conclusioni della lunghissima perizia dei Ris (consegnata nei giorni scorsi al gip Walter Pelino dal perito dei Ris di Parma, il colonnello Giampietro Lago) sarebbero che la provetta con le urine di Schwazer fu manomessa. Se la cosa fosse confermata sarebbe una svolta clamorosa e la sua innocenza sarebbe provata, anche se nessuno potrà restituire al marciatore gli anni di carriera (e soprattutto l'Olimpiade) persi.
La perizia del Ris dei Carabinieri di Parma sarà presentata ufficialmente al Tribunale di Bolzano nell'udienza del prossimo 12 settembre, quando il gip, Walter Pelino, la discuterà con le parti.