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Paralimpiadi invernali, l'Italia pronta a stupire: ecco gli azzurri che puntano al podio

La spedizione azzurra a PyeongChang con 26 atleti, si inizia il 9 marzo: sci alpino, snowboard e para ice hockey ambiscono alla medaglia. Pancalli: "La parola d'ordine è riscatto"

27 Feb 2018 - 11:52

Archiviate le Olimpiadi invernali, PyeongChang è pronta a ospitare nuove storie e nuove imprese. Tra dieci giorni la città sudcoreana si trasformerà in un teatro d'emozioni per le Paralimpiadi 2018: si comincia il 9 marzo con la cerimonia d'apertura (alle ore 12 italiane, le 20 locali) e si chiude il 18 marzo, con l'obiettivo concreto - per la spedizione azzurra - di tornare a casa con almeno una medaglia, come dichiarato dal presidente del Cip (Comitato italiano paralimpico) Luca Pancalli nella nostra intervista esclusiva.

L'Italia, guidata dalla capomissione Angelica Mastrodomenico, darà battaglia in quattro sport: para ice hockey, snowboard, sci alpino e sci nordico. Sono 26 gli atleti convocati a partire dal nostro portabandiera, Florian Planker, para hockeista di 41 anni alla sua sesta partecipazione ai Giochi paralimpici invernali. Dopo il flop di Sochi 2014 (zero medaglie conquistate), gli azzurri stavolta hanno ambizioni importanti in quasi ogni disciplina. "La parola d'ordine di questa edizione è 'riscatto' - dice il presidente del Cip, Luca Pancalli -. Si tratta di una squadra con molti giovani e molti talenti. Sono ragazzi che hanno lavorato duramente, ce la metteranno tutta per onorare il nostro Paese".

La coppia trentina Giacomo Bertagnolli-Fabrizio Casal, all'esordio ai Giochi Paralimpici, rappresenta la grande speranza azzurra. Campioni del mondo nella supercombinata a Tarvisio 2017, il duo visually impaired (Bertagnolli è un atleta ipovedente, Casal è la guida) tenterà il colpaccio e si misurerà in tutte e cinque le specialità (super G, slalom speciale, slalom gigante, discesa libera e super combinata). La squadra è completata da Renè De Silvestro (categoria sitting) e Davide Bendotti (categoria standing).
Tutti appartenenti alla categoria Upper Limb (disabilità agli arti superiori), sono quattro gli atleti italiani che vanno a comporre una squadra di ottimo livello: Roberto Cavicchi, Jacopo Luchini, Manuel Pozzerle e Paolo Priolo. Luchini e Pozzerle vengono da una stagione straordinaria: il primo è reduce da un 2° posto nel banked slalom nell'ultima prova in coppa del mondo a Big White (Canada); il secondo, invece, è stato protagonista di un 2017 ad altissimo livello, arricchito da un 1° e 2° posto in Coppa del Mondo a La Molina (Spagna). Per entrambi ci sono buone speranze di podio, ma anche Priolo e Cavicchi, quest'ultimo al rientro dopo un infortunio alla clavicola, non sono da sottovalutare.
La nazionale azzurra è reduce dal 5° posto ai Mondiali coreani di Gangneung e punta al 3° posto (Stati Uniti e Canada appaiono inarrivabili) vista anche l'assenza dello squadrone russo, eliminato per decisione dell'Ipc (il Cio del mondo paralimpico) a causa del doping. L'Italia incontrerà nella partita di esordio la Norvegia (10 marzo alle ore 4 italiane, le 12 locali), diretta avversaria per un piazzamento in un match che può essere subito decisivo. Ad aggiudicarsi l'ultimo scontro diretto, nel torneo internazionale di Torino, sono stati proprio gli azzurri affermandosi per 3-2 all'overtime dopo una partita tiratissima. Questi i 17 atleti della nazionale: Gabriele Araudo, Alessandro Andreoni, Eusebiu Antochi, Bruno Balossetti, Gianluca Cavaliere, Valerio Corvino, Cristoph Depaoli, Sandro Kalegaris, Stephan Kafmann, Nils Larch, Gregory Leperdi, Andrea Macrì, Florian Planker, Roberto Radice, Gianluigi Rosa, Santino Stillitano, Werner Winkler.
Cristian Toninelli, classe 1988 e alla sua prima partecipazione ai Giochi Paralimpici, è l'unico atleta azzurro a rappresentare l'Italia nello sci di fondo (categoria standing): gareggerà nello sprint, nella 10 km e nella 20 km.

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