L'azzurro si impone con una grande volata finale al termine di una gara controllata al meglio. Epis quinta nella prova femminile
di Redazione Sprintnews© Grana/Fidal
Iliass Aouani vince la maratona dei campionati europei di Lovanio in Belgio, grazie a una splendida volata finale con la quale piega la resistenza dei tre atleti israeliani che lo avevano accompagnato negli ultimi km della gara, chiudendo la sua prova con il tempo di 2h09'05 davanti a Gashau Ayale secondo in 2h09'08, a Maru Teferi terzo in 2h09'17 e a Haimro Alame quarto in 2h09'27.
Il 29enne atleta milanese, allenato da Massimo Magnani e secondo italiano di sempre sulla distanza di maratona alla pari con Yeman Crippa con il personale di 2h06’06, ottiene così il primo grande successo internazionale della sua carriera, riscattando anche la delusione patita proprio in occasione del suo primato realizzato a Valencia il 1° dicembre scorso, quando fu superato negli ultimi due km dal compagno di nazionale Yohanes Chiappinelli, che gli impedì di riprendersi il record nazionale già suo prima di Crippa.
Nella gara più affascinante e tradizionale tra tutte le corse in strada, quella sui 42,195 km, Aouani era transitato ai 21,097 km con un ristretto gruppetto poco dietro al battistrada, l'israeliano Bukayawe Malede transitato primo in 1h03'52, ma poi quest'ultimo è stato ripreso e superato, con l'azzurro che ha condotto per lunghi tratti insieme agli altri israeliani poi superati nel finale, e al turco Ilham Obzilen staccatosi dopo il 35esimo km.
LE DICHIARAZIONI DI AOUANI
"Una gioia indescrivibile e questa medaglia significa tanto per me in quanto è la mia prima internazionale. Averla vinta in questo modo, e del metallo più prezioso, è un’emozione che sarà sempre dentro di me per tutta la vita. L’anno scorso è stato molto difficile, con la delusione per aver mancato la convocazione olimpica, però mi ha dato la forza per dimostrare a me stesso di essere un atleta di livello mondiale. Sono molto orgoglioso di come ho corso oggi su un tracciato complicato, con tanto dislivello, che andava interpretato bene. Ho cercato di rimanere concentrato, tranquillo, il più possibile rilassato anche quando gli israeliani andavano via. Intorno al 37° chilometro ho provato un’azione, ma mi sono reso conto che avrei rischiato di fare la lepre, allora ho accettato l’idea che la gara si sarebbe risolta negli ultimi 500 metri ed è stata adrenalina pura".
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LA MARATONA FEMMINILE
Nella competizione riservata alle donne l'azzurra Giovanna Epis è quinta in 2h29'14, con l'oro che va alla spagnola Fatima Ouhaddou vincitrice in 2h27'14 davanti alla connazionale Majida Maayouf seconda in 2h27'41, mentre è terza la favorita israeliana Lonah Chemtai Salpeter in 2h28'01, che supera in volata la connazionale Maor Tiyouri quarta in 2h28'01.
IL BILANCIO FINALE
Anche se questa era la prima competizione internazionale continentale specificamente dedicata alle discipline su strada, va ricordato come per l’Italia l'oro odierno di Iliass sia il sesto nella storia dei campionati europei di maratona, dopo quelli di Gelindo Bordin nel 1986 e 1990, Stefano Baldini nel 1998 e 2006, Daniele Meucci nel 2014.
Nel medagliere finale dell'evento l'Italia chiude con ben 6 podi, di cui i tre individuali degli ori di Battocletti nei 10 km e Aouani nella maratona, il bronzo di Nestola nella mezza maratona femminile, e poi l'oro a squadre delle donne nella 10 km, l'argento femminile e il bronzo maschile sempre a squadre nella mezza.