L'altoatesino ha saputo dell'assoluzione mentre si allenava, il suo tecnico Donati: "Era emozionato, sarebbe pronto per Tokyo"
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"Finalmente è arrivato il giorno in cui è stata fatta giustizia". Queste le prime parole di Alex Schwazer dopo l'assoluzione da parte del tribunale di Bolzano. Il marciatore altoatesino ha saputo dell'assoluzione mentre si allenava e ora il suo allenatore, Sandro Donati, apre a una possibile partecipazione alle prossime Olimpiadi: "Ho parlato con Alex ed era emozionato. Si sta allenando, è molto costante. L'ho tenuto a un livello non molto elevato, ma in una condizione tale che, se dovesse arrivare giustizia anche in ambito sportivo, senz'altro potrebbe essere pronto per i Giochi di Tokyo" ha dichiarato annunciando di fatto di essere pronto a fare nuovamente ricorso contro la squalifica di otto anni per doping inflitta dal Tas di Losanna.
Donati, parlando a LaPresse, ha voluto ringraziare "chi mi ha dato fiducia nei momenti più bui", tra cui "il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che dietro le quinte ci è sempre stato vicino", prendendosela invece con "gli altri che si sono associati ai dopati di professione e mi hanno attaccato perché io li ho combattuti a lungo".
La bella notizia, che potrebbe mettere fine a un incubo che dura ormai da oltre cinque anni, è giunta ad Alex mentre si stava allenando, come confermato dal suo legale, Gerhard Brandstaetter: "Il giudice ha approfondito la questione in maniera straordinaria - ha detto l'avvocato -. La soddisfazione ovviamente è grande, perché abbiamo lottato anni per questo". Al più presto Schwazer si attiverà dunque a livello di giustizia civile e sportiva per una revoca della squalifica. "Motivazioni di questa portata di un giudice penale di certo vanno prese in considerazione", ha sottolinea Brandstaetter.
SCHWAZER: “FATTA GIUSTIZIA”
"Sono molto felice che dopo quattro anni e mezzo di attesa finalmente è arrivato il giorno in cui è stata fatta giustizia". Così Alex Schwazer commenta il provvedimento del gip di Bolzano, in una dichiarazione audio fatta recapitare dalla sua manager all'ANSA: "Probabilmente non potrò dimenticare tutte le cose - aggiunge Schwazer - , ma il giorno di oggi mi ripaga un po' di tante battaglie che insieme ad altri che mi sono stati vicini ho dovuto affrontare in questi quattro anni e mezzo, che non sono stati per nulla facili".
FIDAL, MEI: "POTREBBERO APRIRSI SCENARI INASPETTATI"
"Siamo nel pieno del primo Consiglio federale, e devo dire che non ho avuto modo di leggere attentamente le motivazioni del provvedimento. Quello che posso dire adesso, e' che le sentenze non si commentano mai. Dobbiamo tutti rispettare l'operato della magistratura, come cittadini e a maggior ragione come rappresentanti delle Istituzioni, anche di quelle sportive. Aggiungo pero' che se le anticipazioni di stampa riferitemi fossero rispondenti, si aprirebbero scenari inaspettati". Così Stefano Mei, presidente della Fidal, commentando l'archiviazione del procedimento penale a carico dell'ex marciatore azzurro da parte del tribunale di Bolzano per 'non aver commesso il fatto'.