Il campione olimpico: "Quando ho vinto a Tokyo erano al mare"
"Perché è difficile rappresentarmi? Non pensavo lo fosse. Nel 2018 mi sono affidato alla società di Fedez, mi aspettavo che stare vicino a lui desse visibilità, ma lì non hanno mai sviluppato un progetto. Me li aspettavo pronti al risultato invece ho vinto a Tokyo e mi hanno scritto 24 ore dopo. Erano al mare e non gliene fregava niente". Lo ha raccontato il campione olimpico Marcell Jacobs, in un'intervista a La Stampa.
"Per contrasto, quando mi sono trovato davanti a persone che promettevano soldi e numeri mi sono affidato. In qualche mese ho realizzato che mi raccontavano come non sono. C'era poca trasparenza", ha spiegato l'atleta azzurro. I familiari "mi sono sempre stati vicini, non serviva questa situazione per unirci. Tutti sapevamo che mia madre non può essere la persona che mi chiude i contratti, ma mi serviva risistemare l'assetto con persone fidate al cento per cento. Una volta messo ordine, abbiamo organizzato tanti incontri per individuare il profilo giusto", ha proseguito. "Questa società non mi ha promesso numeri, mi ha dato una visione internazionale. Con loro si parla di collaborazioni a lungo termine, per il post atletica".
Cosa è successo tra Fedez e Jacobs - Il campione olimpico ha recentemente deciso di recedere dall'accordo con Doom (agenzia di proprietà di Fedez ma gestita dalla madre Anna Maria Berrinzaghi che cura l’immagine di alcuni vip), siglato nel 2020 e che avrebbe avuto naturale scadenza a settembre 2022, perché scontento dei servizi offerti e il cantante ha presentato un ricorso d’urgenza contro Jacobs e la nuova società che lo rappresenta, la londinese Nexthing. La battaglia ora si sposta in tribunale.