Nella prova Gold del Continental Tour Indoor tra gli altri azzurri anche Fabbri nel peso, Tecuceanu negli 800, Zenoni nei 1500, Bruni e Molinarolo nell'asta
di Redazione Sprintnews© Colombo/Fidal
Nadia Battocletti, icona assoluta dell'atletica femminile italiana, continua il suo inizio di stagione agonistico con una gara questa volta dentro un impianto al coperto in pista, in occasione del meeting francese di Lievin dove giovedì sera 13 febbraio correrà i 3.000 metri che saranno però di fatto la sua unica uscita invernale in questo genere di competizioni, in quanto i suoi programmi da tempo annunciati non prevedono per lei la partecipazione ad altre manifestazioni del genere, in particolare i campionati europei di Apeldoorn nei Paesi Bassi, piuttosto che i mondiali di Nanchino in Cina, entrambe nel mese di marzo.
Nel settimo evento Gold del Continental Tour Indoor, da sempre uno dei principali mondiali al coperto, l’argento olimpico di Parigi e due volte campionessa europea a Roma, oltre che vincitrice degli eurocross di Antalya a fine anno, non dovrebbe avere problemi a ritoccare uno dei suoi primati italiani, che nel caso dei 3000 indoor è di 8'41"72 realizzato tre anni fa a Val-de-Reuil, nel contesto di una prova annunciata velocissima e particolarmente attesa, in quanto l'etiope Gudaf Tsegay ha dichiarato di puntare al primato del mondo di 8'16"60 detenuto dalla connazionale Genzebe Dibaba dal 2014, stimolata nel suo tentativo anche dalle connazionali Freweyni Hailu e Birke Haylom. A titolo statistico va ricordato come il primato europeo appartenga dal 2017 alla britannica Laura Muir con 8'26"41.
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Tantissima Italia nelle altre gare dell'evento a iniziare sempre nel mezzofondo, ma al maschile, dal bronzo europeo all'aperto degli 800 metri, Catalin Tecuceanu, che dopo il promettente esordio sulla distanza al coperto con 1'45"35 in occasione del debutto a Ostrava, si ripresenta insieme al connazionale Simone Barontini ma soprattutto in presenza dello statunitense campione del mondo indoor Bryce Hoppel, mentre nei 1500 sempre maschili da seguire Federico Riva promettente a Karlsruhe con 3'36"78, e al femminile la primatista italiana indoor Marta Zenoni, che in Lussemburgo in gennaio ha battuto con 4'03"59 il record vecchio 43 anni di Gabriella Dorio.
Fuori dall'anello di corsa, attenzione speciale per Leonardo Fabbri sulla pedana del peso, dopo le prime due esibizioni con 20,65 a Ostrava e 20,71 a Lodz che certamente non l'hanno soddisfatto, in una prova dove saranno presenti alti due italiani quali il suo compagno di allenamento, l'italo-sudafricano Zane Weir che sinora ha fatto meglio di lui con la vittoria di Ostrava con 21.39, ma anche l'italo-statunitense Nick Ponzio al debutto stagionale, mentre il loro principale rivale sarà il giamaicano bronzo olimpico Rajindra Campbell.
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Sulle pedane riservate alle donne invece, su quella dell'asta saranno impegnate Roberta Bruni ed Elisa Molinarolo, entrambe con uno stagionale di 4.60, in una gara dove la favorita appare la statunitense Katie Moon, mentre su quella del triplo primi salti dell’anno per Dariya Derkach in particolare contro le cubane Leyanis Perez Hernandez e Liadagmis Povea.
Sul rettilineo dei 60 ostacoli donne, infine, impegnate le azzurre Giada Carmassi, Veronica Besana ed Elena Carraro, con la presenza annunciata della primatista del mondo la bahamense Devynne Charlton, mentre nelle gare senza italiani su tutti il polacco rivelazione dei 60 H uomini, Jakub Szymanski, sfiderà il primatista mondiale lo statunitense Grant Holloway, ma attenzione anche alla prova del miglio maschile dove il fenomenale norvegese Jakob Ingebrigtsen potrebbe attaccare subito il recente record mondiale che lo statunitense Yared Nuguse ha stabilito a New York, nei Millrose Games, con 3'46"63.
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