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Chepngetich batte il record del mondo nella maratona femminile a Chicago correndo sotto le 2h10'

Stratosferica impresa della keniana che ferma il cronometro a 2h09'56 e onora nel migliore dei modi lo scomparso connazionale Kiptum, che l'anno scorso ottenne il primato maschile

di Redazione Sprintnews
13 Ott 2024 - 18:31
 © Getty Images

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La keniana Ruth Chepngetich vince la 46esima edizione della Maratona di Chicago con il sensazionale crono di 2h09'56 con cui polverizza il precedente primato del mondo dell'etiope Tigist Assefa di 2h11'53 del 24 settembre 2023 a Berlino, in una gara dominata con largo margine davanti all'etiope Sutume Asefa Kebede e alla connazionale Irine Cheptai, staccate al traguardo di oltre 7 minuti, rispettivamente con 2h17'32 e 2h17'51, mentre la migliore delle atlete statunitensi di casa, Susanna Sullivan, è settima in 2h21'56.

Per la 30enne atleta era la quarta partecipazione alla competizione della città nell'Illinois, dove aveva già conquistato due successi nel 2021 e 2022, occasione in cui aveva realizzato il proprio precedente personale di 2h14'18, oggi demolito, mentre l'anno scorso aveva chiuso in seconda posizione, e va sottolineato come la fantascientifica prestazione l'abbia classificata addirittura all'undicesimo posto assoluto della gara considerando anche gli uomini.

Chepngetich, gestita dal manager italiano Federico Rosa, è stata campionessa mondiale di maratona nel 2019 a Doha in Qatar, e in stagione aveva corso nella 42,195 km disputata a Londra il 21 aprile, chiudendo nona con 2h24'36, ma aveva poi ottenuto un eccellente tempo di 1h05'58 nella mezza maratona di Buenos Aires il 25 agosto.

Straordinari ovviamente i vari passaggi durante il percorso, con 15'00 al quinto chilometro, 30'14 al decimo, 45'32 al quindicesimo, 1h00'51 al ventesimo, 1h04'16 alla mezza maratona dei 21,097 km, 1h16'17 al venticinquesimo che rappresenta la miglior prestazione di sempre, così come il crono di 1h31'49 ottenuto al trentesimo e quello di 1h47'32 al trentacinquesimo.

LE DICHIARAZIONI DI CHEPNGETICH

"Sono veramente molto orgogliosa di quanto fatto, è un sogno che diventa realtà. Ci credevo tantissimo, mi ero preparata tanto per ottenere questo risultato e poi averlo realizzato a Chicago è una maggiore soddisfazione in quanto la ritengo la mia seconda città. Il pubblico mi ha sostenuto tantissimo. La mia dedica principale va a Kelvin Kiptum che l'anno scorso ha fatto il primato maschile, e sono ulteriormente felice perché adesso il Kenya ha entrambi i primati".

© Getty Images

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Il keniano John Korir conquista il successo nella gara maschile, anche lui onorando al meglio il compianto connazionale Kiptum, con un grande crono finale di 2h02'44 grazie al quale si migliora nettamente rispetto al suo precedente limite di 2h05'01 del 2022, e con tale affermazione ottiene la sua prima vittoria in una delle maratone major, le 42.195 km più importanti del mondo.

Nella prova dove il vincitore è stato autore dell'allungo decisivo dopo il trentesimo chilometro, rimanendo in testa poi sino alla fine, al secondo posto si classifica l'etiope Mohamed Heseydin Esa con 2h04'49, mentre al terzo con 2h04'50 il connazionale di Korir, Amos Kipruto, che alla vigilia era considerato il favorito, mentre il miglior statunitense è C.J. Albertson settimo in 2h08'17, non trascurando l'ottimo esordio sulla distanza dell'altro keniano Daniel Ebenyo, quinto in 2h06'04.

LE DICHIARAZIONI DI KORIR

"Non pensavo di vincere, ma mi sentivo molto bene prima della gara per cui sono molto contento e il mio primo pensiero all'arrivo è stato per Kelvin a cui dedico questo mio trionfo".

© Getty Images

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