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ATLETICA

Diaz campione del mondo nel triplo di Nanchino con 17,80 di nuovo primato italiano

Il saltatore italo cubano replica il successo europeo e conquista il secondo titolo consecutivo con la maglia azzurra grazie a un solo salto straordinario

di Ferdinando Savarese
21 Mar 2025 - 14:44

Andy Diaz conferma il pronostico della vigilia, di netto favorito nella finale diretta del salto triplo dei campionati del mondo indoor iniziati oggi a Nanchino in Cina, e domina la gara con un primo lunghissimo balzo a 17,80 che gli vale anche il nuovo primato italiano, superando il suo precedente di 17.75, bissando l'oro europeo conquistato due settimane fa ad Apeldoorn, e ottenendo la terza medaglia consecutiva per l'Italia insieme al bronzo olimpico di Parigi 2024, da quando il 1° agosto scorso ha potuto vestire i colori della maglia azzurra.

Il 29enne saltatore italo cubano, allenato dal grandissimo ex specialista sempre del triplo  Fabrizio Donato, crea nella competizione un divario enorme rispetto al secondo classificato il cinese Zhu Yaming con 17.33, e al terzo il brasiliano Almir Dos Santos con 17.22, quest'ultimo successivamente squalificato per aver usato scarpe non regolamentari con il bronzo passato quindi al burkinabé Hugues Fabrice Zango con 17.15, togliendo subito ogni dubbio sul risultato finale grazie al primo sensazionale balzo dove lascia anche 6 centimetri allo stacco, per poi fare un nullo al secondo senza nemmeno staccare, rinunciare al terzo, al quarto e al quinto, con un ultimo sesto ancora nullo ma con le lacrime agli occhi per l'enorme emozione di un altro storico successo, ricordando come il secondo italiano in gara, Simone Biasutti, abbia a sua volta terminato con 16,37 in decima posizione. 

LE DICHIARAZIONI DI ANDY DIAZ

"Mi piace mantenere la parola, avevo detto che avrei vinto e l’ho fatto. Parigi ha aperto il rubinetto, poi è arrivato l’oro Apeldoorn e adesso l’oro ai Mondiali in Cina: i risultati parlano da soli, ci vediamo ai Mondiali di Tokyo in estate. Mi è dispiaciuto aver tolto il record indoor a Fabrizio, ma la prima cosa che mi ha detto è ‘va bene così, l’hai fatto in un Mondiale’. È la gara più importante, era davvero contento. Peccato non aver potuto continuare a fare gli altri salti, la gara era un po’ lenta, ho preso freddo e non volevo rischiare nulla in vista della stagione all’aperto. Sapevo che un salto poteva bastare, e ce l’ho fatta, tranquillo e rilassato. La maglia azzurra è una seconda pelle che mi porta fortuna. È il mio colore preferito, e ora andiamo avanti fino ai 18 metri che è l’altra parola che devo mantenere perché ho promesso anche il primato del mondo (18,29 del 1995 del britannico Jonathan Edwards ndr). Ci stiamo lavorando. Manca sempre meno. Questa giornata la dedico a mia mamma, alla mia famiglia, a Fabrizio e ai suoi cari. Fabrizio è il mio amico, allenatore, mental coach, la mia guida, un idolo, una persona che ha i miei stessi pensieri e stessi obiettivi, mi fa andare avanti e non mi fa mollare mai. È il top del top. Un grazie anche al dottor Alessandro Napoli senza cui non saremmo stati qui in quanto sentivo dolore dopo la prima gara di febbraio e nonostante questo siamo riusciti a prendere due ori nelle settimane successive. Ora si fa festa, ce la meritiamo".

© Grana/Fidal

© Grana/Fidal

Da evidenziare come nella storia italiana dei campionati mondiali al coperto, giunti alla presente ventesima edizione, fossero state in precedenza sette le medaglie d’oro conquistate dall'Italia con Giuliana Salce a Parigi 1985 nella marcia, in quella che fu definita in realtà l'edizione zero dell'evento, due volte Gennaro Di Napoli nei 3000 a Toronto 1993 e Barcellona 1995, poi Fiona May nel lungo a Parigi 1997, Paolo Camossi proprio nel triplo a Lisbona 2001, Gianmarco Tamberi nell’alto a Portland 2016 e Marcell Jacobs nei 60 metri a Belgrado 2022.

Nelle batterie degli 800 metri molto bene tra gli uomini il 20enne Giovanni Lazzaro, qualificato per la semifinale di domani e favorito alla fine della scelta di restare in fondo al gruppo per poi risalire un paio posizioni negli ultimi cento metri, quanto bastava per prendersi il terzo posto utile diretto con 1'48"75, mentre sfugge il passaggio del turno al femminile a Eloisa Coiro, quarta agli Europei indoor di Apeldoorn, che finisce quarta in una serie molto tattica con il tempo di 2'04"50, che non le basta come crono di ripescaggio.

LE DICHIARAZIONI DI COIRO

"Sul finale ho dato tutto quello che avevo ma ho sentito le gambe stanche, penso comunque di essermi mossa bene, le mie carte me le sono giocate. Sono contenta della mia stagione tra Europei e Mondiali, ora bisogna fare un passo in più per essere più protagoniste".

LE DICHIARAZIONI DI LAZZARO

"A Nanchino senza nulla da perdere. L'obiettivo era passare almeno un turno, ce l’ho fatta e sono molto contento. Dopo gli Europei di Apeldoorn credo di aver avuto più consapevolezza in me stesso, so di cosa sono capace, e sono arrivato senza paura di nessuno, seppur con il rispetto per tutti. Testa a domani per la semifinale Volevo mettermi davanti ma ho visto che si davano un po’ di ‘botte’ quindi sono rimasto dietro perché comunque il ritmo non era folle".

© Grana/Fidal

© Grana/Fidal

A chiusura della prima mattinata di competizioni mondiali all'interno dell'impianto cinese al coperto, nelle batterie dei 60 metri maschili l'azzurro Stephen Awuah Baffour si qualifica per le semifinali del pomeriggio grazie al crono di ripescaggio di 6"66 ottenuto con il terzo posto nella sua gara, mentre l'altro italiano presente, il debuttante Yassin Bandaogo, chiude nella sua quinto con 6"74 e viene eliminato. 

© Grana/Fidal

© Grana/Fidal

LE COMPETIZIONI DELLA SERATA CINESE

Nelle batterie dei 1500 metri, non superano il turno tra gli azzurri ne la primatista italiana all'aperto Sintayehu Vissa, quinta nella sua batteria con 4'14"25 nella gara vinta dalla favorita per la vittoria finale, l'etiope Gudaf Tsegay con 4'11"87, ne tra gli uomini Joao Bussotti quarto invece con 3'40"92 nella prova vinta dal favorito maschile, il norvegese Jacob Ingebrigtsen con 3'39"80, ricordando come l'accesso alla finale si ottenesse solamente con un piazzamento nelle prime tre posizioni, mentre viene eliminato anche sui 60 metri maschili l'italiano rimasto in gara dopo il primo turno della mattinata, Stephen Awuah Baffour, sesto nella sua semifinale con 6"67.

Nell'altra finale della giornata con un azzurro impegnato, quella del salto in alto maschile, si difende bene Manuel Lando, già quarto ai recenti campionati europei di Apeldoorn nei Paesi Bassi, che chiude con un buon sesto posto grazie alla misura di 2,24 superata al terzo tentativo, dopo aver passato al primo 2.14 e 2.20, per poi fallire tre volte 2,28 che avrebbe rappresentato il suo personale migliorato di 2 centimetri, nella gara vinta dal coreano Sanghyeok Woo con 2.31 per il suo secondo titolo mondiale al coperto, dopo quello di Belgrado 2022, non dimenticando il suo terzo posto nei campionati iridati di Glasgow 2024.

© Grana/Fidal

© Grana/Fidal

GLI ORARI DEGLI AZZURRI NELLE GARE DI SABATO 22 MARZO (Italia -7 su Cina)

3.10 - Asta F Finale: Roberta Bruni, Elisa Molinarolo

3.25 - 60 ostacoli M batterie: Nicolò Giacalone, Lorenzo Simonelli 

4.15 - 60 metri F batterie: Zaynab Dosso, Gloria Hooper 

5.31 - 800 metri M semifinali: Giovanni Lazzaro 

12.50 - 60 ostacoli M semifinali: ev. Giacalone, Simonelli

13.15 - 60 metri F semifinali: ev. Dosso, Hooper

14.05 - 60 ostacoli M finale: ev. Giacalone, Simonelli

14.18 - 60 metri F finale: ev. Dosso, Hooper

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