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Lo statunitense, oro olimpico a Messico 1968, introdusse per primo il salto con il corpo all'indietro: fu subito una rivoluzione. Aveva 76 anni
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È morto all’età di 76 anni Dick Fosbury, la leggenda dello sport olimpico che rivoluzionò per sempre il salto in alto. Campione olimpico a Città del Messico 1968 con 2.24 metri, a lui si deve l'innovativa 'Fosbury Flop', la tecnica con la quale l'atleta scavalca l'asticella rovesciando il corpo all'indietro e cadendo sulla schiena, ormai diventata consuetudine per tutti i saltatori. A darne per primo notizia è stato il suo ex agente Ray Schulte su Instagram.
"È con il cuore addolorato che devo rilasciare la notizia che l'amico e cliente di lunga data Dick Fosbury è morto pacificamente nel sonno domenica mattina presto dopo un breve periodo con una recidiva di linfoma. La leggenda dell'atletica leggera lascia la moglie Robin Tomasi, il figlio Erich Fosbury e le figliastre Stephanie Thomas-Phipps di Hailey, Idaho e Kristin Thompson".
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Tra i commenti immediati, quello del velocista di Trinidad e Tobago, Ato Boldon: "RIP 1968. Medaglia d'oro olimpica e leggenda del salto in alto/pioniere, scomparso domenica. Condoglianze alla sua famiglia e agli amici. Godspeed, Fos, eternamente grato".