L'adolescente sprinter britannico corre in 6"71 sui 60 al coperto e conferma il suo immenso talento dopo il 10"30 sui 100 all'aperto della scorsa estate
di Redazione Sprintnews© Pat Isaacs
Il 15enne velocista britannico Divine Iheme ha stabilito la migliore prestazione mondiale per un quindicenne sui 60 metri indoor, correndo prima la batteria in 6”72 e poi la finale in 6”71 nel corso delle BFTTA Indoor Series di Lee Valley vicino a Londra, superando così il precedente limite di categoria detenuto con 6"74 dallo statunitense J-Mee Samuels dal 2003, a conferma dello straordinario talento già messo in mostra nel corso del 2024 all'aperto quando ha corso in agosto a soli 14 anni e 10 mesi i 100 metri in un pazzesco 10"30, migliore prestazione nella storia per un under 15, che ha demolito il precedente 10″51 del giamaicano Sachin Dennis.
È inevitabile l'accostamento immediato tra il giovanissimo sprinter britannico, nato in Nigeria il 1° ottobre 2009, con il nuovo fenomeno della velocità mondiale di cui tanto si è parlato a vario titolo nell'ultimo mese del 2024, l'australiano Gout Gout, e volendo fare un primo raffronto tra i due adolescenti possiamo evidenziare come quest'ultimo all'esatta età di 14 anni e 10 mesi come Iheme corse i 100 metri in 10"57, mentre invece sui 200 il suo personale a 14 anni era di 21"14, molto migliore rispetto al 21"63 ottenuto dal britannico nella scorsa stagione a pari età.
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Iheme, chiamato dagli amici “Lightning' Divine”, è allenato dalla mamma Nkiruku Iheme, fondatrice della PWD Athletic Academy, creata per aiutare i bambini a realizzare il loro potenziale attraverso l'atletica, nell'Oxfordshire, anche lei ex velocista come il padre Innocent Iheme, ed entrambi hanno rappresentato la Nigeria a livello internazionale, compresi i Giochi del Commonwealth nel 2002 a Manchester.
Il quindicenne velocista britannico si ispira come tantissimi ragazzi al mitico giamaicano Usain Bolt, ma ha sempre dichiarato grande apprezzamento pure per la statunitense Allison Felix, anche lei plurimedagliata sprinter, e ha esplicitamente affermato di voler rappresentare in futuro i colori della Gran Bretagna, pur essendo nato in Nigeria, perché è stato maggiormente aiutato dalle relative autorità sportive a far emergere il proprio talento.