Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

ATLETICA

Iapichino vince nel lungo donne degli assoluti indoor di Ancona con 6,69

Impresa del 16enne saltatore Daniele Inzoli con 7,93 nel lungo. Primato del mondo di Fortunato nei 5.000 di marcia. Sioli sale a 2,28 nell'alto 

di Redazione Sprintnews
22 Feb 2025 - 20:19
 © Grana/Fidal

© Grana/Fidal

Larissa Iapichino vince il titolo italiano di salto in lungo donne, dei campionati assoluti indoor di Ancona, con la misura di 6.69 in una gara che non la vede trovare le stesse eccellenti sensazioni avute al suo debutto stagionale di Padova, dove era atterrata a 6,86 con la nuova rincorsa di 17 passi senza preavvio, mentre sulla stessa pedana del Palaindoor marchigiano entusiasma al maschile il 16enne Daniele Inzoli, che vince la sua prima maglia tricolore assoluta con un eccellente balzo a 7.93, ma anche Francesco Fortunato che batte il record del mondo sui 5.000 metri di marcia dopo 30 anni.

Per la 22enne atleta fiorentina in ogni caso una gara test per mettere ancora a punto ulteriori dettagli tecnici importanti in vista dei prossimi appuntamenti internazionali, quali su tutti gli europei al coperto di Apeldoorn nei Paesi Bassi dal 6 al 9 marzo prossimo, con qualche difficoltà pure a gestire la pedana come dimostrato da tre nulli con le altre due misure valide di 6.69 e 6.61, mentre gli altri due posti sul podio sono stati conquistati da Giulia Riccardi con 6,35 ed Elisa Naldi con 6,29.

La grande sorpresa della giornata, ma in realtà conferma di quanto già visto nell'anno passato, arriva dalla pedana del lungo maschile dove, in assenza del super fenomeno Mattia Furlani già concentrato sulle prossime sfide internazionali, si prende la scena un altro straordinario talento quale il 16enne Daniele Inzoli che vince il titolo con l'eccellente misura di 7.93, suo personale che migliora il 7.90 all'aperto con cui nel 2024 si era imposto all'attenzione generale a soli 15 anni, tra l'altro miglior salto nella storia mondiale di un under 16.

Per il giovanissimo saltatore, facente parte del gruppo di allenamento di Fabrizio Donato ma seguito quotidianamente nella sua città di Milano da Riccardo Longinari, assistente diretto dell'ex grande triplista azzurro, anche il miglioramento della sua miglior prestazione italiana under 18 di 7,62 ottenuta sempre nel 2024, in un gara che ha segnato il suo debutto 2025 nella specialità dopo aver iniziato la preparazione invernale molto tardi, per via di alcuni problemi fisici che lo hanno notevolmente limitato, e infatti i 5 nulli degli altri salti lo dimostrano al pari della incredibile naturalezza del suo gesto tecnico.

Alle spalle di Daniele Inzoli, che due settimane fa aveva vinto il titolo italiano under 18 sui 60 metri eguagliando con 6"78 la miglior prestazione nazionale di categoria, e domani potrebbe anche andare sui blocchi di tale disciplina in quanto iscritto, sul podio Leonardo Pini secondo con 7,67 e Riccardo Mancini terzo con 7.55 ottenuto al sesto tentativo, in cui ha relegato in quarta posizione il fratello maggiore di Daniele, Francesco, fermo a 7,54.

© Grana/Fidal

© Grana/Fidal

Notevole impresa anche sui 5.000 metri di marcia, disciplina poco disputata specie a livello di grandi manifestazioni internazionali, da parte di Francesco Fortunato che, dopo 30 anni, frantuma con il tempo di 17'55"65 il record del mondo del russo Mikhail Shchennikov di 18'07"08, ma anche due prestazioni di altri due russi non riconosciute come record, il 18'03"83 di Sergey Shirobokov e il 18'04"76 di Vasiliy Mizinov del 2022.

Per il marciatore azzurro, medaglia di bronzo negli europei di Roma 2024 nella 20 km e oro nei mondiali di staffetta mista con Valentina Trapletti ad Antalya sempre l'anno scorso, anche ovviamente il primato italiano di Ivano Brugnetti del 2007 con 18'08"86.

© Grana/Fidal

© Grana/Fidal

Ottimo risultato in proiezione futura anche sulla pedana del salto in alto maschile, tra l'altro con Gianmarco Tamberi in tribuna a guardare la gara, con il 19enne Matteo Sioli che conferma ancora una volta la sua grande crescita e conquista la prima maglia tricolore con la misura di 2,28 superata al terzo tentativo, suo nuovo personale migliorato di 3 centimetri rispetto al 2.25 precedente, ma prima di tale salto vincente era già andato oltre i 2,26 alla seconda prova, stessa quota con cui Manuel Lando è secondo, mentre terzo è Federico Celebrin a sua volta con il personale di 2,23.

Sioli nella passata stagione si era posto in grande evidenza in particolar modo grazie alla medaglia d'argento con 2,23 ai mondiali under 20 di Lima in Perù ad agosto, per poi ottenere a dicembre con 2,25 il record italiano juniores nella sua ultima gara di quella categoria, ed essere anche nello stesso mese eletto dalla Fidal miglior giovane atleta maschile emergente.

© Grana/Fidal

© Grana/Fidal

Nella prova del salto con l'asta femminile vittoria per la primatista italiana Roberta Bruni, con una miglior misura di 4,58 e tre successivi tentativi falliti a 4,68 che avrebbe rappresentato il primato nazionale anche al coperto, detenuto da Elisa Molinarolo con 4.66, e che oggi è seconda con 4.48, mentre in terza posizione a pari merito con 4,30, Maria Roberta Gherca e Virginia Scardenzan.

Nei 1500 metri successo al femminile di Ludovica Cavalli, in una gara che non vede al via la primatista italiana Marta Zenoni, con la 24enne mezzofondista genovese in grado di allungare nel giro conclusivo e piegare la resistenza di Laura Pellicoro, vincendo con il crono di 4'11"37 rispetto al 4'12"76 dell'avversaria e Micol Majori terza in 4'15"66, mentre tra gli uomini si impone senza problemi Federico Riva in una prova tattica dove alla fine ferma il tempo su 3'54"37, davanti a Simone Valduga secondo in 3'55"04 e Joao Bussotti terzo in 3'55"09.

© Grana/Fidal

© Grana/Fidal

Nelle finali dei 60 ostacoli si impone senza problemi in quella al femminile Giada Carmassi che tiene fede al ruolo di favorita chiudendo con un buon 8"02, a soli due centesimi dal personale ottenuto in questa stagione invernale, davanti ad Alice Muraro seconda in 8"14 e Angelika Wegierska terza in 8"28, mentre al maschile successo un po' a sorpresa di Nicolò Giacalone che supera per una questione di millesimi con l'identico 7"82 l'esperto Hassane Fofana, con al terzo posto Oliver Mulas in 7"88 e il favorito della vigilia, Vittorio Ghedina, quinto in 7"90 per una serie di errori sugli ultimi ostacoli dopo aver condotto per gran parte la gara.

L'ultimo titolo assegnato nella prima giornata, con tutte le altre gare finite da tempo, spetta nel salto con l'asta maschileMatteo Oliveri, che si migliora in maniera esponenziale di ben 15 centimetri sino a un eccellente 5,70 al primo tentativo, dopo aver superato 5,50 alla terza prova e 5,65 alla seconda, ponendosi al terzo posto nella graduatoria italiana di tutti i tempi al coperto dopo Giuseppe Gibilisco e Claudio Stecchi con 5,82. Seconda posizione per Federico Biancoli con 5.25, stessa quota di Simone Bertelli che però chiude in terza per aver saltato la misura alla seconda prova.

© Grana/Fidal

© Grana/Fidal

Nelle batterie dei 400 metri che vedranno domani l'assegnazione delle maglie tricolori nel corso delle finali, miglior crono al femminile per la primatista italiana indoor Alice Mangione, 52"57 ma sotto i 53 secondi anche Ayomide Folorunso con 52"94 e si qualifica pure la 18enne Elisa Valensin con 53"83, mentre tra gli uomini miglior tempo per Matteo Raimondi con 47"06 ma Luca Sito, primatista italiano all'aperto, fa 47"07 passeggiando totalmente e si può prevedere che domani possa realmente attaccare il primato nazionale al coperto di Ashraf Saber del 1998, di 45"99.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri