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Caso Jacobs, le richieste di Giacomo Tortu al superpoliziotto Gallo: "Mi raccomando, mio fratello non sa nulla"

Le rivelazioni sono emerse dai verbali dell'interrogatorio all'agente, scomparso lo scorso dicembre

di Marco Cangelli
17 Mar 2025 - 15:35

"Mio fratello non sa nulla, mi raccomando. Se viene fuori, mio fratello non sa nulla". È questa l'esplicita richiesta avanzata da Giacomo Tortu, fratello del campione olimpico, al "superpoliziotto" Carmine Gallo in merito ai tentativi di spionaggio nei confronti di Marcell Jacobs. La conferma è arrivata dai verbali dell'interrogatorio dell'agente, deceduto lo scorso dicembre, all'interno dell'indagine su Equalize, la piattaforma usata per intercettazioni abusive che ha visto coinvolto anche il centometrista bresciano.

Secondo quanto riportato dall'Ansa, nei verbali Gallo avrebbe confermato come la richiesta di Giacomo Tortu fosse frutto di un sospetto più esteso all'interno del team di appartenenza del fratello: "Mi dice che loro hanno un sospetto, loro, tutto il gruppo loro delle Fiamme Gialle, hanno un sospetto che Jacobs si sia sottoposto a doping. Perché dice: 'È impossibile che abbia fatto sta performance'. Dice: 'È impossibile (...) questo qua, da che correva 10"10, fa 9"80 improvvisamente'. Dice: 'È impossibile, sicuramente si dopa'".

Proprio questi dubbi avrebbero spinto Giacomo Tortu a far richieste più approfondite a Gallo senza però ottenere riscontri tanto che la chiavetta in questione venne consegnata vuota: "Cosa dobbiamo fare? Come possiamo fare per vedere i certificati? - ha sottolineato Tortu ricevendo da Gallo la seguente risposta -. Non possiamo fare nulla", ma "lui insisteva a tutti i costi".

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