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ATLETICA

L'allenatore di Kelly Doualla, Walter Monti, svela i piani per il futuro della nuova stella dell'atletica italiana

Intervista al tecnico milanese della giovanissima velocista capace di ottenere a soli 15 anni il primato europeo under 18 nei 60 indoor

di Redazione Sprintnews
20 Gen 2025 - 16:54
 © Nadia Mondello

© Nadia Mondello

Kelly Doualla, dopo il sensazionale risultato ottenuto sabato scorso ad Ancona nel corso della quarta edizione del Memorial Alessio Giovannini, dove ha vinto la finale dei 60 metri indoor con il tempo di 7"23, nuova miglior prestazione europea al coperto under 18, a soli 5 centesimi da quella mondiale, ha confermato nel migliore dei modi nella sua prima gara internazionale l'enorme talento già emerso l'anno scorso, e per lei si prospettano adesso grandi onori ma anche altrettanto oneri per la pressione inevitabile che le è caduta addosso e che dovrà essere gestita nel migliore dei modi, in particolare dal suo tecnico Walter Monti.

Monti, nato a Milano 44 anni fa il 17 maggio 1980, è a sua volta un ex velocista con personali di 6"79 sui 60, 10"53 sui 100 e 21"38 sui 200 metri, tesserato durante la sua carriera agonistica per varie società tra cui anche il gruppo sportivo militare dei Carabinieri, il quale però ha sempre avuto una grande propensione per l'insegnamento delle discipline motorie e infatti, grazie anche alla sua laurea in Scienze Motorie ottenuta all’Università degli Studi di Milano nel 2006 con una tesi da predestinato, “L’allenamento del velocista in età giovanile”, nel 2007 è diventato docente di ruolo di scienze motorie presso l’ISS Piero Della Francesca a San Donato Milanese.

La sua passione per l'insegnamento ai ragazzi si è manifestata durante la sua carriera agonistica, in quanto già si occupava di allenare giovanissimi atleti, e alla fine di questa è diventato tecnico specialista della velocità e dei salti in estensione per vari gruppi sportivi, per poi approdare nell'organico di Athletic Elite, società satellite del Cus Pro Patria Milano per cui è tesserata Doualla.

© Nadia Mondello

© Nadia Mondello

Walter, sabato un grandissimo risultato nella prima gara importante di Kelly. Ti aspettavi un simile riscontro anche in relazione alla grande attesa che c'era?

Sinceramente non pensavo che Kelly potesse realizzare il crono che ha fatto, anche perché non ero particolarmente concentrato sul tempo ma su come avrebbe gestito la gara e di questo, in particolare, sono molto soddisfatto e mi sono veramente emozionato. Ha corso veramente bene, con estrema fluidità, a dimostrazione del grande lavoro che abbiamo svolto nell'ultimo anno in quanto, se è vero che anche in quello passato erano arrivati ottimi riscontri, erano più frutto di una corsa istintiva, mentre adesso sta acquisendo l'ideale assetto per gestire al meglio ogni fase della sua gara.

Ovviamente un simile risultato vi ha messo sotto la lente di ingrandimento e alimentato nuove attese. Quali saranno per iniziare i vostri programmi futuri?

La cosa fondamentale è non modificare di una virgola quello che era stato prefissato a inizio stagione, sia a livello di allenamenti che di gare, preservando il più possibile Kelly da inutili tensioni perché la sua vita deve scorrere serena come sempre, con i suoi studi e anche le sue passioni extra sportive di una ragazza di soli 15 anni. In ogni caso era già stato programmato, oltre alla partecipazione ai campionati italiani allievi dell'8 e 9 febbraio, di farla competere nei campionati italiani assoluti del 22 e 23 dello stesso mese, per consentirle un'importante esperienza con le più forti specialiste italiane. Mi piace anche ricordare come a inizio marzo farà il suo debutto con la maglia azzurra nel triangolare giovanile under 20 e 18, tra Italia, Portogallo e Francia, che si terrà in quest'ultima nazione a Vitttel.

Parlando di impegni internazionali il minimo sui 60 metri per gli europei assoluti indoor di Apeldoorn, nei Paesi Bassi a inizio marzo, è di 7"20. Se dovesse arrivare questo crono saresti propenso anche per questa esperienza alla sua giovanissima età?

Io personalmente si, con tutta la prudenza necessaria che è sempre alla base della mia filosofia di allenamento. A mio avviso potrebbe essere un'importante occasione di crescita che non vedo perché non debba vivere solo perché ha 15 anni, essendo tra l'altro una ragazza molto matura. Sarebbe però una decisione da prendere con la mia società, quella di Kelly, i suoi genitori e con la direzione tecnica della Federazione, oltre che ovviamente con lei.

Da quanto tempo alleni esattamente Kelly e quali sono stati i tuoi pensieri da quando hai iniziato il tuo lavoro tecnico con lei?

Kelly ha iniziato a praticare atletica a Lodi sotto la guida di Eliana Urzì, ed è stata portata all'interno del nostro gruppo da uno storico dirigente della società sportiva Snam, Gigi Rocchetti, che ha fatto la sua ultima missione da grande appassionato di atletica prima di lasciarci qualche mese dopo. È stata affidata a me in quanto responsabile di tutto il gruppo dei ragazzi e ragazze sotto i 18 anni, ma anche perché sono abbastanza conosciuto per le mie doti primarie di educatore e tale mi sento, più che un allenatore vero e proprio. Capire le sue grandi potenzialità non è stato certo difficile, ma il primo pensiero che è poi quello che ancora oggi mi accompagna, è stato quello di farla crescere tecnicamente senza alcuna fretta, e soprattutto di preservarla da infortuni che potrebbero scaturire dalla sua struttura fisica già molto sviluppata per natura.

© Chiara Montesano

© Chiara Montesano

Quanti allenamenti fa Kelly durante la settimana?

Sino all'anno scorso si allenava 4 volte alla settimana, di cui tre volte con classici lavori in pista di ripetute di corsa e una con lavori di mobilità muscolare per migliorare la sua fluidità nei movimenti. Da questa nuova stagione l'obiettivo era di portare il numero dei giorni a 5, che sono quelli canonici di un atleta della categoria allievi, ma questo non sempre è stato sinora possibile perché Kelly vive a Sant'Angelo Lodigiano e si allena a San Donato Milanese, per cui siccome delle volte viene direttamente in pullman, quando i genitori non possono accompagnarla, può capitare un ritardo o un contrattempo per cui le dico di non venire e di pensare allo studio che, in ogni caso, deve essere assolutamente la priorità in questa fase della sua vita.

Che tipo di ragazza è Kelly?

È una ragazza solare, determinata, che ama fare gruppo e che fa con estrema passione e dedizione qualsiasi cosa in cui si applica, ma è anche in certi casi pigra e va stimolata nel giusto modo, tenendo sempre conto della sua giovanissima età e che quanto sta facendo deve ancora essere vissuto da lei quasi come un gioco.

Il problema di ogni velocista è correre in massima decontrazione e quando sei davanti è più facile. Temi che in una gara con avversarie al fianco nel finale possa avere qualche problema e, in tal senso, quanto è importante per lei allenarsi anche con dei ragazzi?

Premesso che è fondamentale a brevissimo che Kelly cominci a perdere qualche gara, perché fa parte della indispensabile crescita di qualsiasi atleta, sicuramente l'allenarsi con dei ragazzi che corrono su dei tempi molto simili ai suoi è per lei un forte ulteriore stimolo da utilizzare poi in gara, anche se a dire il vero non la faccio mai tirare più di tanto nei vari lavori settimanali in pista, al fine di preservarla il più possibile e, in tal senso, lei corre sempre con scarpe normali a eccezione di un giorno durante la settimana in cui usa quelle chiodate.

Che tipo di novità hai introdotto in questa stagione negli allenamenti rispetto a quella passata?

Preciso subito che Kelly non fa allenamenti di forza in palestra per potenziare le gambe, lo squat in particolare, ma da quest'anno facciamo un giorno alla settimana, quello in cui usa delle chiodate da mezzofondo con suola protettiva per i tendini, delle ripetute con traino. Per il resto i lavori sono simili a quelli dell'anno passato salvo che ho aumentato leggermente il numero delle prove durante ogni singolo allenamento, ma in ogni caso pur avendo delle idee precise in testa, sono molto duttile e cerco sempre di adattare i lavori che le faccio fare in funzione della giornata, sia da un punto di vista climatico che per come la vedo arrivare dopo la sua giornata di scuola.

Da chi è composto oltre a te lo staff di Kelly?

Il Gruppo Athletic Elite ha al suo interno specialisti in vari settori propedeutici alla disciplina dell'atletica, che sono a disposizione di tutti i nostri atleti, ma in particolare posso dire che per Kelly c'è un fisioterapista molto dedicato a lei, Marco Tabone, che la segue con grande attenzione e mi da l'ok prima di farla gareggiare in qualsiasi gara, come ad esempio accaduto venerdì sera prima del meeting di Ancona di sabato.

© Chiara Montesano

© Chiara Montesano

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