Intervista esclusiva alla giovanissima velocista azzurra nominata nel 2024 dalla FIDAL atleta emergente dell'anno
di Ferdinando Savarese© Chiara Montesano
Elisa Valensin, specialista delle corse veloci sia sul piano che sugli ostacoli, è sicuramente una dei migliori talenti dell'atletica italiana, al punto che alla fine del 2024 la Federazione Italiana le ha conferito l'ambito riconoscimento di miglior giovane atleta femminile emergente dell'anno, in virtù dei suoi eccellenti risultati ottenuti nella stagione passata tra cui due ori agli europei under 18 in Slovacchia di luglio, nei 200 e nella staffetta svedese, ma anche vari primati nazionali sia nella sua categoria che in quella superiore degli under 20, dove tra l'altro ha pure partecipato contro avversarie più grandi di lei ai mondiali in Perù di agosto, conquistando la finale nei 400 e nella 4x400 metri.
Nata a Segrate in provincia di Milano il 1° gennaio 2007, dopo aver compiuto 18 anni proprio a Capodanno 2025 ha festeggiato nel miglior dei modi la sua maggiore età, appropriandosi subito nelle sue prime due gare dell'anno in piano al coperto, dopo un debutto test sui 60 H, di un altro record nazionale under 20 sui 400 metri con un eccellente 53"04 realizzato il 18 gennaio ad Ancona in occasione del terzo posto nel Memorial internazionale Giovannini, e migliorando successivamente due settimane dopo il già suo primato dei 200 con 23"49 in occasione della vittoria nei campionati nazionali under 20.
Appassionata di sport da quando era bambina, ha iniziato con l'atletica dedicandosi inizialmente alle prove veloci sugli ostacoli, e poi quasi a tempo pieno dal 2024 alle corse veloci con particolare riguardo ai 200 e 400 dove detiene i record italiani under 20, rispettivamente con 23"09 e 52"23, ma in realtà non ha ancora deciso con certezza quale sarà la sua disciplina principale nel prosieguo della carriera, nutrendo sempre notevole passione anche per gli ostacoli.
Sabato e domenica prossima intanto, 22 e 23 febbraio nel Palaindoor di Ancona, si cimenterà ancora una volta in un campionato italiano assoluto, come fece nel 2024 in quelli all'aperto di La Spezia dove fu terza nei 200 metri, nell'occasione però sui 400 dove affronterà tra le altre la neo primatista italiana della specialità al coperto, Alice Mangione, e dalla sua prestazione potrebbe anche aprirsi la prospettiva di una convocazione per la staffetta italiana 4x400 degli Euroindoor di Apeldoorn in Olanda, a marzo.
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Elisa una stagione passata veramente esaltante coronata anche dal prestigioso riconoscimento della federazione quale miglior atleta emergente dell'anno. Ti aspettavi tutto questo all'inizio del 2024?
"Sinceramente no è stato tutto molto sorprendente e, a dirla tutta, anche dopo aver ottenuto alcuni significativi crono sia al coperto che all'aperto, con alcuni record giovanili anche di categoria superiore, sono andata agli Europei under 18 di Banska Bystrica senza sapere di avere il miglior accredito tra le iscritte, scoprendolo solamente il giorno prima della batteria iniziale".
Al grande onore derivante dagli ottimi risultati ottenuti con i relativi riconoscimenti, corrisponde anche il grande onere di dover sopportare una diversa pressione derivante dal fatto che in tanti si aspettino poi continui miglioramenti. Questa nuova condizione ti preoccupa?
"No assolutamente, mi rendo perfettamente conto che non si possa migliorare all'infinito, l'anno scorso ho buttato giù decimi su decimi, quest'anno ho iniziato altrettanto bene ma sono consapevole del fatto che ci possano essere varie fasi nella vita di un'atleta, come quelle di consolidamento, e cercherò in ogni caso di progredire magari più moderatamente provando sempre a dare il meglio senza farmi condizionare dall'esterno".
Tra i tanti momenti belli del tuo 2024 quale è stato quello più significativo che ricorderai per sempre?
"I campionati europei di Banska sono stati certamente per me il momento più esaltante della stagione, sia per la vittoria sui 200, ma ancor più per quella nella staffetta svedese in quanto condividere la gioia della vittoria con le mie compagne è stata una enorme emozione che porterò sempre nel cuore".
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Un inizio di stagione scoppiettante con 2 primati italiani juniores nelle prime due gare fatte sul piano, a parte il debutto test sui 60 ostacoli. Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
"Sarò certamente agli assoluti di Ancona del 22/23 febbraio dove gareggerò sui 400 metri, poi credo sarò convocata per il triangolare giovanile internazionale under 20, che si terrà a Metz in Francia il 1° marzo, dove credo disputerò i 200 metri ma dipenderà poi dalle scelte della Federazione".
Cosa ti aspetti dai campionati assoluti e, a proposito di scelte della Federazione, sempre a marzo ci saranno i campionati europei in Olanda dal 6 al 9, dove potresti rientrare quantomeno nella squadra della staffetta 4x400. Saresti contenta di questa convocazione?
"Sarei ovviamente molto onorata di far parte della nazionale assoluta italiana, per la prima volta, ma non voglio per ora pensarci e sono concentrata sulla gara di sabato e domenica dove cercherò semplicemente di dare il meglio di me, come sempre, senza pormi obiettivi particolari alla vigilia".
Tu e il tuo allenatore Fausto Frigerio avete dichiarato sino a qualche mese che non c'era ancora una disciplina precisa su cui puntare. È cambiato qualcosa o anche per il 2025 la vostra filosofia di lavoro sarà questa?
"È rimasta la stessa, quantomeno per il momento. In realtà mi piacciono molto anche gli ostacoli ma il tempo dirà quale sarà la miglior direzione da prendere in funzione dei risultati che verranno".
Vivi e studi a Milano, ma quasi ogni giorno vai a Bergamo ad allenarti per poi tornare a casa a studiare, e in molti fine settimana sei impegnata con le gare. Quanta passione ci vuole per tutto questo?
"Sicuramente una passione infinita perché è sempre più complicato per me gestire le varie situazioni, sia a livello agonistico che scolastico, senza contare i trasferimenti lunghi che spesso faccio, e questo ovviamente limita di tanto il mio tempo libero da dedicare ad altro, ma è una mia scelta e sono felice di quello che faccio".
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Che sport hai praticato da bambina e come hai iniziato con l'atletica?
"Da piccola ho praticato vari sport, tra cui il pattinaggio, ginnastiche varie e, a livello di squadra la pallavolo, ma poi ho scoperto la pista e l'atletica e mi ci sono dedicata totalmente con tutto l'entusiasmo possibile".
C'è qualche atleta del presente o del passato a cui ti ispiri?
"In realtà no, mi piace lo sport in generale e segue atleti non solo del mio, ma non ho nessuna fonte particolare di ispirazione, mi piace trovare tutti gli stimoli solo da me stessa".
Il tuo principale appuntamento di categoria under 20 all'aperto di questa stagione saranno gli Europei a Tampere in Finlandia dal 7 al 10 agosto. I mondiali assoluti in Giappone a settembre possono essere un obiettivo o solamente un sogno?
"Il mio pensiero sono solo gli europei juniores, non voglio assolutamente pensare alle grandi manifestazioni internazionali assolute perché devo ancora crescere tanto per poterlo fare, e credo che sia importante pensare solo a migliorarsi, lavorando duramente e facendo un passo alla volta verso traguardi sempre più importanti".
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