La favorita Obiri battuta nell'ultimo km ma autrice a sua volta di una grande gara. Nella prova maschile successo sempre del Kenya con John Korir
di Redazione Sprintnews© Getty Images
La 31enne keniana Sharon Lokedi vince la 129esima edizione della Maratona di Boston, la più antica corsa su strada del mondo, con il tempo di 2h17'22 che oltre a rappresentare il proprio personale polverizza il precedente primato della gara di 2h19'59, mentre in seconda posizione si piazza la connazionale Hellen Obiri che non riesce nell'impresa di vincere per la terza volta consecutiva la competizione, ma realizza a sua volta il proprio record di 2h17'41, e al terzo posto l'etiope Yalemzerf Yehualaw arriva con 2h18'06.
Una gara femminile realmente straordinaria, su ritmi elevatissimi che hanno portato a tempi finali che vanno rapportati alla difficoltà del percorso fatto di continui saliscendi e con la parte finale caratterizzata dalla Heartbreak Hill, entrata subito nel vivo già intorno al quindicesimo km quando l'etiope Beriso ha dato uno scossone al gruppetto formatosi inizialmente in testa di circa 20 atlete, con un'azione decisa a cui hanno resistito solamente la connazionale Yehualaw oltre che le tre keniane Obiri, Lokedi e Cheptai, di fatto le principali favorite della viglia, e tutte appaiate sono passate ai 21,097 della mezza con il tempo di 1h08'46.
Dal trentesimo km in poi dapprima Cheptai ha perso contatto, poi Beriso e a seguire Yehulaw, con gli ultimi chilometri rappresentati dal duello finale tra Obiri e Lokedi, di fatto la prima e la seconda della passata edizione, con quest’ultima che è riuscita alla fine a staccare anche nettamente la rivale per aggiudicarsi il successo in solitaria, ma sicuramente per lo straordinario crono ottenuto anche da lei, Obiri ha ben poche recriminazioni da avere in quanto si è migliorata di quasi 4 minuti rispetto alle 2h21'38, realizzate proprio in occasione della sua vittoria a Boston nel 2023.
Rimangono quindi solamente tre, nella storia dell'evento femminile, le atlete capaci di vincere tre edizioni consecutive, a iniziare dalla mitica statunitense pioniera delle maratone riservate alle donne, Bobbi Gibb nel 1966, 1967 e 1968, poi la tedesca Uta Pippig nel 1994, 1995 e 1996, seguita dall’etiope Fatuma Roba nel 1997, 1998 e 1999.
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Il 28enne keniano John Korir quarto nella passata edizione nell'evento di Boston, ha vinto in solitaria la prova maschile con il tempo di 2h04'45 davanti al tanzaniano Alphonce Simbu secondo in volata con 2h05'04 dello stesso tempo del terzo, l'altro keniano Cybrian Kotut, mentre ottimo quarto è stato lo statunitense Conner Mantz con 2h05'08, capace di lottare sino alla fine per il podio, e quinto al debutto sulla distanza dei 42,095 km l'etiope Muktar Edris con 2h05'59.
Il successo di Korir non va considerato di certo sorprendente in quanto l'atleta era reduce dall'ottimo terzo posto a nella maratona di New York nel novembre 2024, anno in cui ha vinto quella di Chicago con il proprio record personale e ottavo miglior crono della storia di 2h02’44, ma fa invece abbastanza notizia la prestazione non esaltante dei due principali favoriti della vigilia, quali l'etiope Sisay Lemma vincitore della scorsa edizione ma anche del keniano Evans Chebet vittorioso a sua volta a Boston nel 2022 e 2023, i quali non risultano al traguardo nelle prime dieci posizioni.
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