Tutti gli atleti esporranno un adesivo in memoria dell'atleta keniano tragicamente scomparso nel febbraio di quest'anno in un incidente automobilistico
di Redazione Sprintnews© Getty Images
La 46esima edizione della Maratona di Chicago, in programma nel pomeriggio italiano di domani dalle 14.30, si correrà nel commosso ricordo del fenomenale keniano Kelvin Kiptum che, l'8 ottobre dell'anno scorso sullo stesso velocissimo tracciato della città nell'Illinois, aveva realizzato il nuovo primato del mondo sulla distanza dei 42,195 km grazie al tempo di 2h00'35, con cui aveva superato il precedente limite del suo connazionale, leggenda della specialità, Eliud Kipchoge capace di correre a Berlino nel 2022 in 2h01'09.
Kiptum era certamente il futuro della maratona maschile, avendo subito dimostrato il suo straordinario talento al debutto sui 42,195 km il primo dicembre 2022, giorno del suo 23esimo compleanno, quando corse in 2h01'53 miglior esordio nella storia, per poi migliorarsi il 23 aprile del 2023 a Londra con 2h01'25 e chiudere purtroppo con il fantascientifico primato mondiale di ottobre, quando non aveva ancora compiuto 24 anni, pochi mesi prima del tragico incontro con il destino avverso, l'11 febbraio di quest'anno, che ha spezzato la sua vita in un incidente stradale in Kenia dove ha perso la vita anche il suo allenatore, il ruandese Gervais Hakizimana.
Per commemorare degnamente l'atleta keniano, ci sarà un momento di silenzio sulla linea di partenza, e tutti i circa 50.000 partecipanti esporranno un adesivo in ricordo del grande campione scomparso ma naturalmente il miglior modo di onorare il suo ricordo sarà offerto dai top atleti in gara, sia al maschile che femminile, i quali proveranno a sfruttare come sempre le caratteristiche del percorso al fine di ottenere ancora una volta dei grandi riscontri cronometrici.
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LA GARA FEMMINILE
La prova più interessante sembra essere quelle delle donne con la keniana Ruth Chepngetich che si presenta alla Chicago Marathon per la quarta volta, forte dei successi nel 2021 e 2022, in quest'ultima occasione con il proprio personale di 2h14'18, mentre l'anno scorso ha chiuso in seconda posizione, che se la vedrà in particolare con la connazionale Joyciline Jepkosgei e con l'etiope Sutume Kebede, due atlete con primati sotto le 2h17', ma ci sono altre sei atlete che possono farsi valere in quanto accreditate di tempi sotto le 2h20', quali le altre etiopi Degitu Azimeraw, Ashete Bekere e Hiwot Gebrekidan, l'altra keniana Irine Chepta, oltre che le due statunitensi che corrono in casa, Keira D'Amato e Betsy Saina.
Chepngetich, campionessa mondiale di maratona nel 2019 a Doha in Qatar, grazie al suo tempo realizzato a Chicago due anni fa, è la quarta maratoneta femminile più veloce della storia, anche se quest'anno nella 42,195 km disputata a Londra il 21 aprile non è apparsa all'altezza della sua miglior condizione, chiudendo nona con 2h24'36, anche se poi ha corso in un eccellente 1h05'58 la mezza maratona di Buenos Aires di 21,097 km il 25 agosto, e in ogni caso va evidenziato come la classifica stagionale sia guidata proprio dall'etiope Kebede, grazie al personale di 2h15'55 con cui ha vinto la maratona di Tokyo il 3 marzo, per cui la sfida tra le due atlete africane appare certamente avvincente con tutte le incognite e sorprese che una simile competizione sempre riserva.
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LA GARA MASCHILE
L'etiope Birhanu Legese è tra i partecipanti quello meglio accreditato grazie al personale di 2h02'48 ottenuto in occasione del secondo posto a Berlino il 29 settembre 2019, prestazione che lo colloca al sesto posto nella classifica mondiale della maratona maschile di tutti i tempi, ma da allora il suo miglior tempo sulla distanza dei 42,195 km è stato per il terzo posto ottenuto a Rotterdam, il 14 aprile di quest'anno, con un 2h05'16, mentre due sono state le sue vittorie in carriera nella specialità, entrambe a Tokyo, nel 2019 e nel 2020.
I suoi principali avversari dovrebbero essere i sei atleti in gara che hanno un miglior tempo in carriera sotto le 2h06, tra cui i connazionali etiopi Dawit Wolde, Amedework Walelegn e Mohamed Esa, mentre tra i keniani Vincent Ngetich, John Korir e Amos Kipruto, quest'ultimo in particolare medaglia di bronzo mondiale a Doha 2019, con un primato di 2h03'13 ottenuto quando fu secondo il 6 marzo 2022 a Tokyo, nello stesso anno in cui ha poi vinto il 2 ottobre a Londra.
Tra le possibili sorprese va annoverato l'altro keniano Daniel Ebenyo, medaglia d'argento mondiale dei 10.000 metri a Budapest in Ungheria nel 2023 e della mezza nello stesso anno a Riga in Lettonia, al suo debutto nella maratona, poi l'altro etiope Jemal Yimer Mekonnen che torna a gareggiare nella maratona dopo la vittoria ottenuta a Seul il 17 marzo di quest'anno in 2h06'08 del proprio personale, e infine gli atleti statunitensi che gareggiano in patria, quali Zach Panning, CJ Albertson e Brian Shrader.
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