La posizione ufficiale della Federazione Italiana di Atletica Leggera
di Redazione Sprintnews© Grana/Fidal
Stefano Mei, presidente della FIDAL, dopo una breve intervista apparsa ieri sera nel corso del TG1, ha rilasciato oggi un comunicato ufficiale sul caso del presunto spionaggio ai danni di Marcell Jacobs, emerso dall'articolo pubblicato su "Il Fatto Quotidiano" due giorni fa dove è stato citato un verbale nel quale, l'ex poliziotto Carmine Gallo socio della società "Equalize" da tempo sotto indagine penale per attività illecite a livello informatico, avrebbe affermato come Giacomo Tortu, fratello del velocista Filippo, gli avesse richiesto informazioni riservate di vario genere su Jacobs nel periodo antecedente le Olimpiadi di Tokyo 2021.
LE DICHIARAZIONI DI STEFANO MEI
"Abbiamo appreso dai media che un tesserato della FIDAL, Giacomo Tortu, risulterebbe indagato dalla Procura di Milano in presunte attività di spionaggio su Marcell Jacobs. Qualora fosse confermata la presenza di un'indagine, saremmo di fronte a un episodio che dovrà essere affrontato anche dalla nostra Procura federale, che, come da regolamento, valuterà le carte non appena possibile secondo i tempi del procedimento penale. Stiamo comunque parlando di una vicenda che pare non coinvolgere Filippo Tortu. Resta il fatto che indipendentemente da tutto, oggi come sempre in staffetta ci va chi corre più forte. Sino a condanna, gli indagati e gli incolpati sono innocenti, e auspico davvero che non ci sia stata alcuna attività di spionaggio o tentativo di spionaggio contro Marcell, perché sarebbe oltre che illegittimo, ingeneroso nei confronti di un grande campione. Noi non siamo né preoccupati né rattristati, anzi: il nostro settore tecnico continua a lavorare con serenità, la nostra staffetta sarà competitiva anche nel 2025, stiamo preparando un’altra grande stagione".