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ATLETICA LEGGERA

Marcell Jacobs si racconta dopo la vittoria agli Europei: "Ho rischiato di non camminare quasi più"

Il 29enne di Desenzano sul Garda ha raccontato attraverso un post su Instagram le difficoltà incontrate durante la sua vittoriosa carriera

di Marco Cangelli
18 Giu 2024 - 12:48
 © Getty Images

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Mai arrendersi alla prima difficoltà: è questo uno dei grandi insegnamenti che lo sport ci consegna da sempre, complice anche la necessità di sottoporsi a grandi sacrifici per ottenere importanti risultati. Chi non si è mai fermato di fronte a nessun ostacolo è Marcell Jacobs che ha recentemente conquistato l'oro nei 100 metri agli Europei di atletica leggera. Nonostante nel suo palmares vi siano due ori olimpici, tre titoli continentali all'aperto, una vittoria iridata e un'europea al coperto, il 29enne di Desenzano del Garda ha dovuto far i conti con un'infinità di infortuni che hanno segnato la sua carriera. 

A fronte anche delle numerose critiche ricevute nel triennio che lo sta accompagnando verso le Olimpiadi Estive di Parigi 2024, il portacolori delle Fiamme Oro Padova ha voluto rispondere con un lungo post su Instagram con una lunga lista di vittorie accompagnata a una cronologia degli stop che ha dovuto superare, tanto da rischiare di non riuscir più a camminare: "Tutto questo è per dirvi di non arrendervi alla prima difficoltà, di non mollare quando vi sembra andare tutto male, di resistere e continuare a lottare, di credere veramente in quello che è il vostro sogno e affrontare tutte le difficoltà che la vita vi metterà davanti! - ha chiosato Jacobs -. È solo con dedizione, duro lavoro e focalizzazione sull’obbiettivo che si raggiungono i propri sogni, e come l’ho fatto io lo potete fare anche voi! Perché io credo in voi!”.

Fra i numerosi messaggi ricevuti spicca quello della mental coach Nicoletta Romanazzi che ha seguito il campione olimpico nei momenti più complicati: "E' esattamente così, non possiamo evitare i momenti difficili, gli ostacoli, le cadute, gli errori, i fallimenti, ma possiamo lavorarci per trasformarli in nuove consapevolezze che ci permetteranno di raggiungere risultati ancora migliori. E tu ne sei una prova vivente. Chapeau“.

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